UPÍR Z FERATU
  
Produzione: 1981 - Cecoslovacchia, Filmové Studio Barrandov, col., 90 min.
Regia: Juraj Herz
Sceneggiatura: Juraj Herz, Jan Fleischer dal soggetto di Josef Nesvadba
Effetti speciali: Theodor Pistek
Musica: Petr Hapka
Interpreti: Jirí Menzel, Dagmar Veskrnová, Jana Brezková, Petr Cepek, Jan Schmid, Zdenka Procházková, Blanka Waleská, Zdenek Ornest, Ilja Racek, Vít Olmer, Michal Pavlata, Milan Mach, Eva Horanková, Juraj Herz

Il dottor Marek (Jirí Menzel) è nei guai da quando la sua devota e amata assistente Mima (Dagmar Veskrnová) ha deciso di lasciare l'ospedale per accettare un posto di collaudatrice di auto presso la società Ferat. Ma i guai di Mima sono di ben più grave entità poichè la macchina che le viene affidata - una formidabile supercar, simile, nel disegno, alla "Skoda Sport 1100" - è, in realtà, una "macchina vampiro". Progettata come il prototipo dell'autovettura del futuro, la macchina ha un motore che va a sangue: il pedale dell'acceleratore succhia linfa vitale dall'ignaro autista e fa vivere l'auto di propria vita. Scoperto il terribile segreto della Ferat, il dottor Marek tenta l'impossibile per salvare Mima trasformandosi in un inedito cacciatore di vampiri dell'era tecnologica.

Originale divagazione fanta-orrorifica sui temi del vampirismo (il titolo stesso ricorda per assonanza il classico Nosferatu), che anticipa di un paio di anni il filone cinematografico delle macchine infernali alla Christine. Il film è diretto dal regista Juraj Herz (Coz takhle dát si spenát) sulla scorta dell'insolito soggetto di Josef Nesvadba (Ztracena Tvar, Zabil jsem Einsteina panove, Zítra ráno vstanu a oparím se cajem) che suggerisce tra le righe del racconto una satira sui miti della società capitalistica (la sete di ricchezza, il fascino delle auto sportive e della velocità, l'ansia di emergere dalla monotonia della comune e anonima esistenza).

Conosciuto anche con i titoli: Ferat Vampire, Der Autovampir.

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