THE MEDUSA TOUCH
  
Titolo italiano: IL TOCCO DELLA MEDUSA
Produzione: 1978 - G.B./Francia, Coatesgold/ITC, col., 105 min.
Regia: Jack Gold
Sceneggiatura: John Briley dal romanzo di Peter Van Greenaway
Effetti speciali: Brian Johnson
Musica: Michael J. Lewis
Interpreti: Richard Burton, Lino Ventura, Lee Remick, Harry Andrews, Alan Badel, Marie-Christine Barrault, Jeremy Brett, Michael Hordern, Gordon Jackson, Michael Byrne, Derek Jacobi, Robert Lang, Avril Elgar, Robert Flemyng, Philip Stone, Malcolm Tierney, Norman Bird, Jennifer Jayne, Mark Jones, Maurice O'Connell, Frances Tomelty, George Innes, Cornelius Bowe, Adam Bridges, Joseph Clark
I referti medici non danno speranze: lo scrittore John Morland (Richard Burton), vittima di una brutale aggressione, versa in condizioni disperate anche se il suo cervello continua, incredibilmente, a dar segni di intensa attività. In cerca di un movente per il delitto, l'ispettore Brunet (Lino Ventura) - funzionario della Sureté temporaneamente assegnato a Scotland Yard -, chiede collaborazione alla psichiatra Zonfeld (Lee Remick) che lo aveva in cura per ricostruirne la complessa personalità. Morland conduceva una vita estremamente riservata; di indole introversa e ruvido di maniere, aveva alle spalle una infanzia infelice, una carriera da avvocato interrotta, un matrimonio finito tragicamente. Narratore e saggista di talento ma controverso, denunciava in libri ermetici e visionari gli inconfessabili legami tra Male e Potere, le ipocrisie ideologiche e le storture della morale borghese. Privo di amici e, apparentemente, di nemici, si diceva dominato da un oscuro presentimento: egli era profondamente convinto di essere un uomo capace di creare disastri con la sola forza del pensiero...

Medusa Touch innesca in maniera originale il filone orrorifico dei fenomeni paranormali e telecinetici (Carrie, The Fury, Scanners) sull'impianto di un dramma psicologico.
Il protagonista del film ha la statura di un personaggio da tragedia classica. Di fronte al suo sguardo ci si sente colpevoli, ma nel suo sguardo c'è la sconfinata sofferenza di chi conosce i mali dell'universo e ne è schiacciato, di chi ha sfiorato il mortale significato della verità ed è costretto a nascondersi. Giudice implacabile degli altrui comportamenti, egli è giudice intransigente anche di se stesso, fino a riconoscersi elemento disturbante, "troppo per il mondo", e ad invocare una impossibile liberazione.

Costruito con la tecnica del flashback, il racconto cresce in tensione a mano a mano che l'orrore viene suggerito e - pur perdendo colpi nelle sequenze da "disaster movie" dello schianto del jet contro il grattacielo e del crollo dell'abbazia di Westminster (inevitabilmente gli effetti speciali degli anni '70 appaiono, oggi, alquanto superati) - raggiunge una sottile dimensione di angoscia con quegli impersonali notiziari televisivi - il sommesso refrain delle scene di apertura e centrali del film - che scandiscono la tragica cronaca del fallimento della missione spaziale "Achille 6" e preannunciano l'imminente apocalisse atomica dalla centrale di Windscale.

Il film è stato distribuito sul mercato internazionale anche con i titoli:
Alarma - Catástrofe
(Spagna), La grande menace (Francia), O Toque da Medusa (Brasile), Der Schrecken der Medusa (Germania).

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