KILINK UÇAN ADAMA KARSI
  
Produzione: 1967 - Turchia, Atadeniz Film, b/n, 50 min.
Regia: Yilmaz Atadeniz
Sceneggiatura: Çetin Inanç
Interpreti: Irfan Atasoy, Yildirim Gencer, Pervin Par, Muzaffer Tema, Suzan Avci, Hüseyin Peyda, Melda, Mine Soley, Feridun Cölgecen, Hüseyin Zan, Mete Mert, Enver Dönmez
Kilink Uçan Adama Karsi riprende il racconto delle diaboliche imprese del super criminale, in calzamaglia nera e dal volto coperto da un teschio, dal momento in cui erano terminate nel precedente Kilink Istanbul'da. La voce di un narratore fuori campo riassume i momenti cruciali dell'epico duello che lo aveva contrapposto al valoroso Uçan Adam (una sorta di Superman turco), al termine del quale sembrava avere avuto la peggio. Adesso si scopre che Kilink è vivo, più che mai deciso ad attivare una colossale apparecchiatura, costruita dagli scienziati suoi prigionieri, che emette un raggio della morte capace di distruggere Istanbul e dimezzare intere montagne. Il mondo è nuovamente in pericolo, ma Uçan Adam, scoperta l'isola sulla quale il nemico ha costruito il suo quartier generale, parte al contrattacco.
Per quanto zoppicante nella regia e semi-amatoriale nelle interpretazioni, il primo film poteva rivendicare almeno l'originalità propria di una nuova proposta. Questa seconda avventura è più convenzionale e, priva com'è di un intreccio emozionante, tradisce l'evidente intento commerciale che la occasiona. L'espediente stesso di riproporre lunghe sequenze del film precedente - oltre a consentire al produttore/regista Yilmaz Atadeniz di giocare al risparmio sulla pellicola e sui tempi di lavorazione - è funzionale alla costruzione di un mito progettato "a tavolino".
La risposta del pubblico è, comunque, ancora una volta incoraggiante e la Atadeniz Film mette subito in cantiere la terza puntata:
Kilink soy ve öldür.

Nelle filmografie anglosassoni è citato anche con il titolo Killing Vs. the Flying Man.

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