SINNERS IN SILK
  
Produzione: 1924 - USA, MGM, b/n, 69 min.
Regia: Hobart Henley
Sceneggiatura: Carey Wilson dal soggetto di Benjamin Glazer
Interpreti: Adolphe Menjou, Eleanor Boardman, Conrad Nagel, Jean Hersholt, Edward Connelly, Jerome Patrick, John Patrick, Hedda Hopper, Miss DuPont, Virginia Lee Corbin, Bradley Ward, Dorothy Dwan, Frank Elliott, Anna Luther, Peggy Elinor, Eugenie Gilbert, Mary Akin, Estelle Clark
L'anziano e disilluso miliardario americano Arthur Merrill si reca in Europa per sottoporsi alle costose terapie del dottor Eustace che garantisce di restituirgli salute e gioia di vivere. La cura ha un effetto sorprendente: Merrill esce dalla clinica ringiovanito nel fisico e nello spirito, desideroso di rituffarsi in quelle piccole gioie che solo la giovinezza e un portafogli ben pasciuto possono offrire. Tornato in America, comincia a frequentare l'alta società, ma tra un ricevimento mondano e l'altro, ha la sfortuna di incontrare Brock Farley, il suo figlio venticinquenne nato da una relazione dimenticata da tempo, e la fidanzata di questi, la graziosa Penelope che rimane immediatamente colpita dal suo fascino e dalla sua personalità. Dapprincipio, la cosa lo diverte, ma ben presto lo terrorizza: temendo di rimanere invischiato in una impossibile storia d'amore, Merrill preferisce allontanarsi in silenzio e partire definitivamente per l'Europa.

Il cinema muto americano degli anni '20 ha spesso fantasticato sulle rivoluzionarie prospettive di una medicina che, arrestando gli effetti dell'invecchiamento, riesca a tradurre in realtà il sogno dell'eterna giovinezza.
Questo film si distingue da altri di quel periodo (
Black Oxen, Vanity's Price) per l'esplicito e inconsueto (seppur mitigato dalla garbata ironia di Menjou) riferimento al tabù sessuale di una relazione semi-incestuosa.

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