WILD WILD WEST
Titolo italiano: WILD WILD WEST
Produzione: 1999 - USA, Warner, col., 107 min.
Regia: Barry Sonnenfeld
Sceneggiatura: S.S.Wilson, Brent Maddock, Jeffrey Price, Peter S. Seaman
Effetti speciali: Industrial Light and Magic
Musica: Elmer Bernstein
Interpreti: Will Smith, Kevin Kline, Kenneth Branagh, Salma Hayek, Ted Levine, M. Emmet Walsh, Bai Ling, Musetta Vander, Sofia Eng, Frederique Van der Wal

La guerra di secessione è terminata da poco, ma il governo dell'Unione ha sentore che si sta preparando un complotto per assassinare il presidente Grant e rompere l'unità nazionale raggiunta a così caro prezzo. Le indagini affidate al capitano James West, eroe di guerra, e all'agente federale Artemus Gordon sembrano all'inizio compromesse dalla manifesta rivalità esistente tra i due, entrambi molto orgogliosi e sicuri di sé, e dalla presenza della giovane cantante di saloon Rita Escobar che presto si unisce alle loro ricerche. L'avventuroso viaggio da Washington allo Utah, iniziato sul treno superaccessoriato messo a loro disposizione dal governo, conduce i nostri eroi nelle grinfie del cattivissimo Loveless, diabolico inventore e furioso fautore della riscossa della Confederazione. Il folle criminale, mutilato in più parti del corpo e costretto su una sedia a rotelle che alla bisogna si traforma in un congegno bellico, ha rapito alcuni valenti scienziati (Rita, in realtà è figlia di uno dei prigionieri) per obbligarli a collaborare nella realizzazione di avveniristiche macchine da guerra (di ispirazione quasi leonardesca) che lui stesso ha progettato. Lo strumento che dovrà piegare gli Stati Uniti è, nelle intenzioni di Loveless, il Black Death, una sorta di gigantesca tarantola corazzata munita di un potenziale inesauribile di armi da fuoco. L'appuntamento per la prova generale è all'inaugurazione di una ferrovia da parte del presidente Grant in persona.

Sonnenfeld si ispira ai personaggi dell'omonima fortunata serie televisiva degli anni '60 che ha ispirato anche i due film Tv Wild Wild West Revisited e More Wild Wild West, per realizzare un western tecnologico che condisce con gli effetti speciali commedia e azione. Scenografie, costumi e trucchi sono curati e il divertimento non manca, ma è smorzato dalla sensazione di assistere ad un prodotto d'occasione, pre-confezionato per garantire spettacolo a tutti i costi. Un esercizio di abilità, poco ispirato, che riflette un certo imbarazzo negli sguardi dei pur bravi attori, mai pienamente e liberatoriamente partecipi al gioco dell'avventurosa vicenda.
Stroncato o accolto tiepidamente dalla critica, premiato (almeno in America) da un grande successo di pubblico, il film non ha mancato di scatenare, anche tra i fans, una specie di caccia agli errori in esso contenuti: si va dai personaggi coinvolti in cadute impossibili, al vario assortimento di ombre inverosimili e involontarie inquadrature di lavoranti sul set, per finire alla presenza del cancello della Casa Bianca installato in realtà soltanto negli anni '30, o alla visione della cupola del Campidoglio in costruzione ... già costruita all'epoca in cui la storia è ambientata.
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