GADKIE LEBEDI
  
Produzione: 2006 - Russia, CDP/CNC/Canal+/Federalnoe Agentstvo po Kulture i Kinematografii/Mikhail Gorbachev Foundation/Pro Line/Green Cross International, col., 105 min.
Regia: Konstantin Lopushansky
Sceneggiatura: Konstantin Lopushansky, Vyacheslav Rybakov dal romanzo di Arkadi e Boris Strugatsky
Musica: Andrey Sigle
Interpreti: Gregory Hlady, Leonid Mozgovoy, Aleksei Kortnev, Rimma Sarkisyan, Laura Pitskhelauri, Sergei Barkovsky, Dima Ispolatov, Olga Samoshina, Aleksei Ingelevich
Nella piccola cittadina di Tashlinsk esiste un collegio che ospita soltanto bambini dotati di quoziente intellettivo superiore alla media. I maestri che lo gestiscono - i "mokretsy", misteriosi individui dal volto celato dietro sinistre maschere - appartengono ad una congregazione che ha esteso la sua influenza sull'intero abitato e che mira a trasmettere negli allievi una sapienza superiore, che li preservi in futuro dalla mediocrità della vita comune, corazzando con una barriera di energia psico-fisica la mente e i corpi contro la forza dei sentimenti e della libera volontà. La congregazione ha consolidato il potere grazie ad una serie di stravolgimenti atmosferici - inspiegabili per la scienza ufficiale e forse da loro stessi provocati ad arte - che hanno isolato la località dal resto del paese e spinto le autorità internazionali a metterla in quarantena cingendola di un cordone di forze armate. Quando lo scrittore Victor Banev riesce a penetrare a Tashlinsk preoccupato per le sorti della figlioletta Irina, ospite del locale collegio, i bambini sono già pronti per crescere come gli uomini del futuro: il loro comportamento austero, innaturalmente perfetto, suona minaccia a chi come Banev prova ormai la sensazione di appartenere irrimediabilmente al passato. Ma chi sono i maestri della congregazione? Uomini di questa Terra o creature di un altro universo? Banev, aiutato da Diana Glumova, inviata come osservatrice dalla comunità internazionale, tenterà di rispondere a queste domande e di salvare i bambini mentre i militari stanno già decidendo di risolvere il caso nella più drastica delle maniere.
Konstantin Lopushansky (Quell'ultimo giorno, Posetitel muzeya) trae ispirazione dal romanzo dei fratelli Strugatsky per comporre una visionaria metafora sulle società paralizzate dalle ideologie e sulle estreme prospettive di un mondo globalizzato che soffoca le aspirazioni e l'ansia creativa dell'individuo in un livellante, efficiente conformismo. Mescolando dramma e teatralità, speculazione filosofica e suggestioni poetiche, Lopushansky rende omaggio - a tratti, un fin troppo ambizioso omaggio - al cinema di Andrej Tarkovskij raccontando la crisi della civiltà contemporanea attraverso il viaggio del protagonista verso il mondo nuovo che nebulosamente va profilandosi: un itinerario in direzione del dubbio, scandito da "sfide" (l'attraversamento di un bosco in fiamme, la rivisitazione in sogno dei luoghi dell'infanzia) che hanno il sapore di un irrisolvibile ripensamento dell'esistenza.
Premiato come miglior film al Ravenna Nightmare Film Fest 2007.

Titolo internazionale: The Ugly Swans.

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