FOR ALL TIME
  
Produzione: 2000 - USA, Rosemont Productions International, col., 84 min.
Regia: Steven Schachter
Sceneggiatura: Vivienne Radkoff dall'episodio "A Stop at Willoughby" della serie "Twilight Zone" di Rod Serling
Effetti speciali: James Paradis
Musica: Mader
Interpreti: Mark Harmon, Mary McDonnell, David Lereaney, Catherine Hicks, Philip Casnoff, Brittany Tiplady, Bill Cobbs, Edward Evanko, Georgie Collins, Dan Willmott, Joe-Norman Shaw, Romy Rosemont, Larry Austin, Barbara Gates Wilson, Shaker Paleja, Stevie M. Mitchell, Cody Brown, Paul Coeur, Wes Tritter, Bob Chomyn

Come ogni mattina, il treno sul quale Charles Lattimer (Mark Harmon) viaggia per andare al lavoro, imbocca una galleria, si ferma per pochi minuti alla piccola stazione di Somerville e riparte senza che nessun passeggero sia sceso. Un giorno, incuriosito dalle parole di un nuovo controllore in servizio sul convoglio, somigliantissimo all'antiquario che gli ha venduto un orologio dell'800, Lattimer decide di scendere in quella sperduta stazione e di visitare la vicina cittadina. Per un fenomeno inspiegabile, il tempo a Somerville scorre con un ritardo di un secolo: i suoi abitanti sono uomini del 1890 ed ignorano i pregi e gli svantaggi della civiltà tecnologizzata. Lattimer, pubblicitario di successo ma intimamente frustrato dalla monotonia del proprio lavoro e amareggiato da un matrimonio poco felice, si innamora di Laura Brown (Mary McDonnell), l'attraente vedova che dirige il giornale cittadino, e le soste a Somerville diventano sempre più frequenti. Charles e Laura si amano, ma comprendono bene che non sarà facile sfidare il tempo che li separa...

Romantica storia d'amore ispirata all'episodio del 1960 "A Stop at Willoughby" sceneggiato da Rod Serling e diretto da Robert Parrish per la famosa serie "Twilight Zone". Il film, realizzato per il piccolo schermo ha riscosso grandi consensi negli Stati Uniti, dove questo genere di storie di viaggi nel tempo a sfondo sentimentale (Somewhere in Time, The Love Letter, The Lake House) sono molto apprezzate; in Italia, reintintolato Ti amerò per sempre, è passato quasi inosservato.
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