THE MAN WHO USED TO BE ME
  
Produzione: 2000 - USA/Canada, Fox Family Channel/Saban International, col., 88 min.
Regia: Jeff Woolnough
Sceneggiatura: James Fryman dal soggetto di Bruce Nash
Effetti visivi: Simon Lacey, Marianne O'Reilly
Interpreti: Rob Estes, Laurie Holden, William Devane, Robin Mossley, Peter Wingfield, Dion Johnston, Steve Lindsay, Doug Abrahams, Suleka Mathews, Bob Dawson, Ed Evanko
Il poliziotto Sam Ryan (Rob Estes) non si dà pace per la morte del padre, anche lui agente di polizia, e poiché l'indagine rischia di essere archiviata per mancanza di indizi, decide di svolgere personalmente l'inchiesta, pur basandosi soltanto su una vaga descrizione del presunto assassino. Quando un giorno, un uomo (William Devane), i cui connotati corrispondono a quelli dell'omicida, si presenta improvvisamente alla sua porta, Sam crede di essere vicino alla soluzione del caso. Ma lo sconosciuto afferma, con fare enigmatico e stranamente convincente, di essere stato erroneamente incolpato del delitto e si dice pronto a collaborare alla cattura del vero colpevole. Sam non sa prendere una decisione: da un lato, la ragione gli consiglia di diffidare, ma dall'altro l'instinto lo spinge a provare simpatia per quell'individuo che appare dominato da una incontenibile ansia e da un profondo dolore... Lo sconosciuto, in realtà, è Sam Ryan in persona, il Sam Ryan del 2022, tornato indietro negli anni per mezzo di una macchina del tempo nel disperato tentativo di modificare il corso dei tragici eventi...
Spunto non particolarmente originale ma suscettibile di piacevoli sviluppi, colpevolmente banalizzato dalla piatta regia di Jeff Woolnough (Strange Frequency 2) e inutilmente appesantito dall'intreccio romantico che ruota attorno al matrimonio in crisi del protagonista venuto dal futuro.

Titoli alternativi: Race Through Time, Rencontre avec le passé.

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