OMEGA DOOM
  
Produzione: 1997 - USA, Filmwerks/Largo Entertainment/Toga Productions, col., 84 min.
Regia: Albert Pyun
Sceneggiatura: Albert Pyun, Ed Naha
Effetti speciali: Adam Ealovega, Steve Melchiorre, Jaison Stritch
Musica: Anthony Riparetti
Interpreti: Rutger Hauer, Shannon Whirry, Norbert Weisser, Tina Cote, Jill Pierce, Ana Alexander, Jozef Apolen, Simon Poland, Martin Huzevka, Cynthia Ireland, Earl White, Jahi J.J. Zuri, Peter Mates, Martin Rajec, Peter Janac, Rasto Demko, Robert Kordos, Andrej Lehota, Marian Studenic, Brano Pavlas, Danica Drgacova, Martin Opalka, Monika Bogyayova
All'indomani di una guerra totale tra gli uomini e le macchine, i superstiti dell'umanità, che ha perduto, si nascondono sottoterra per sfuggire agli androidi. I vincitori, raggruppati in bande armate, si aggirano tra le rovine del mondo distrutto, e non trovando più avversari umani si combattono tra loro in una lotta incessante per il possesso del poco che rimane. Omega Doom (Hauer) è un cyborg danneggiato da una pallottola vagante, che ne ha compromesso il programma e la memoria. Giunto in un villaggio conteso tra due gruppi combattenti, i Roms e i Droids, ambedue in cerca di un fantomatico, gigantesco deposito di armi, che si sussurra potrebbe fornire agli uomini i mezzi sufficienti a tentare la riconquista del pianeta, Omega Doom si pone in una posizione apparentemente neutrale, ma in realtà inizia una efficace azione volta ad ottenere che i contendenti si annientino a vicenda.

Albert Pyun, il regista di origini hawaiane che in una carriera ormai più che ventennale è riuscito a costruirsi una discreta fama con pellicole controverse come Capitan America, Cyborg, Nemesis, Adrenalina, Heatseeker, torna ad uno dei suoi temi preferitii: i cyborg, la lotta tra uomini e androidi. Rimessosi in moto, il collaudato team Pyun, Riparetti, Mooradian, confeziona un'altra modesta fanta-avventura sulla falsariga delle precedenti.
L'aspetto poco americano degli esterni viene giustificato dall'ingegnoso regista ambientando l'azione all'interno dei resti di un ipotetico parco a tema, costruito per riprodurre gli scenari tipici dell'est europeo: gli scenari che nella realtà Pyun utilizza, come d'abitudine, per motivi economici. Rutger Hauer, sempre più lontano dai fasti di
Blade Runner, impersona il cyborg che da' il titolo al film.

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