CROSSWORLDS
  
Titolo italiano: CROSSWORLDS - DIMENSIONI INCROCIATE
Produzione: 1996 - USA, Trimark Pictures, col., 90 min.
Regia: Krishna Rao
Sceneggiatura: Krishna Rao, Raman Rao
Effetti speciali: Todd-AO Digital Images, Digital Drama Inc., Pure Light Images Inc., Shockwave Entertainment Inc.
Musica: Christophe Beck
Interpreti: Rutger Hauer, Josh Charles, Stuart Wilson, Andrea Roth, Richard McGregor, Perry Anzilotti, Beverly Johnson, Jack Black, Ellen Geer, Norita Golanos, Shani Rigsbee, Tony Ervolina, Michael Stadvec, Michael Wiseman
Uno scettro ligneo finemente intarsiato, in cui va incastonata una gemma dagli strani poteri, è la chiave che consente al suo possessore di aprirsi un varco immediato tra gli innumerevoli universi paralleli che ci circondano, senza passare per le poche aperture fisse, conosciute e sorvegliate dalle due fazioni che si contendono il dominio dei mondi. Recuperato lo scettro dal sarcofago di una antichissima tomba albanese, Lord Ferris (Wilson) lancia i suoi agenti alla caccia della pietra, divenuta il ciondolo di una catenina, dono e ricordo del padre scomparso, che il giovane e ignaro Joe Talbot (Charles) porta al collo.
Prima dei sicari di Ferris, Joe viene raggiunto dalla bella Laura (Roth), che è stata inviata da un'altra dimensione per informarlo e sottrarlo alla morte. Malgrado le sue resistenze, l'incredulo Joe non può evitare di essere coinvolto in una caccia che lo vede nel ruolo di preda e segue Laura in una fuga affannosa da un mondo all'altro, aiutato anche da A.T. (Hauer), antico avversario di Ferris.

Salvo rare eccezioni, il tema affascinante delle realtà alternative, e della possibilità di viaggiare tra le dimensioni, è stato ignorato dal cinema di Sf. Crossworlds costituisce una di queste eccezioni. Krishna Rao, un passato da operatore da ripresa e qui alla sua prima (e a tutt'oggi unica) sceneggiatura, sembra un frequentatore non occasionale del concetto, ma rivela tutta la sua inesperienza nel metterlo in scena in maniera adeguata, complice anche un budget troppo modesto. Da ricordare tra gli interpreti uno svogliato Rutger Hauer e un elegante e perfido Stuart Wilson (La maschera di Zorro). Pochi ma buoni gli effetti speciali.
In definitiva, un'occasione mancata.

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