CANADIAN BACON
  
Titolo italiano: OPERAZIONE CANADIAN BACON
Produzione: 1995 - USA, Dog Eat Dog Films/Gramercy Pictures/Maverick Picture Company/
PolyGram Filmed Entertainment/Propaganda Films, col., 91 min.
Regia: Michael Moore
Sceneggiatura: Michael Moore
Effetti speciali: Bob Hall, Arthur Langevin
Musica: Elmer Bernstein, Peter Bernstein
Interpreti: John Candy, Alan Alda, Rhea Perlman, Kevin Pollak, Rip Torn, Kevin J. O'Connor, Bill Nunn, G.D. Spradlin, Jim Belushi, Steven Wright, Brad Sullivan, Stanley Anderson, Richard Council, Wallace Shawn, Dan Aykroyd (non accreditato)
Il prestigio del nuovo presidente degli Stati Uniti (Alan Alda) è in declino: la nazione, assillata da una profonda crisi economica e turbata dallo scandalo delle costosissime basi missilistiche fatte installare dal governo senza altra ragione apparente che favorire potenti gruppi economici, minaccia di non confermargli il mandato. Ma il presidente non si perde d'animo e consapevole che solo una situazione di emergenza internazionale può riguadagnargli la fiducia e mettere in secondo piano i problemi di politica interna, orchestra un'abile campagna mediatica per convincere il paese dei pericolosi sentimenti anti-americani del Canada. Nelle intenzioni del presidente la messa in scena non dovrebbe innescare soltanto una controllabile e innocua nuova guerra fredda, ma la situazione gli sfugge di mano quando lo sceriffo Bud Boomer (John Candy) con un manipolo di operai di una fabbrica di munizioni oltrepassa il confine canadese deciso a tentare un'invasione preventiva.

Il primo lungometraggio a soggetto di Michael Moore (e ultimo film dell’indimenticabile John Candy) si colloca tematicamente nel genere della commedia fantapolitica. Dietro l'impostazione satirica e apparentemente svagata, presenta i tratti distintivi dell'impegno civile che avevano già animato il precedente documentario-inchiesta Roger and Me e che informeranno le successive opere del regista, ma a differenza di questi ultimi lavori, in Operazione Canadian Bacon, la denuncia contro la politica della corruzione, del militarismo, della manipolazione dell'opinione pubblica appare soffocata e frammentaria e, nella incertezza di cogliere un preciso bersaglio, finisce per strizzare l'occhio in maniera accomodante al grosso pubblico in cerca di pura evasione.

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