JUDGE DREDD
  
Titolo italiano: DREDD - LA LEGGE SONO IO
Produzione: 1995 - USA, Hollywood Pictures/Buena Vista International, col., 110 min.
Regia: Danny Cannon
Sceneggiatura: Michael De Luca, William Wisher e Steven E. De Souza, basato sul fumetto "Judge Dredd" creato da John Wagner e Carlos Ezquerra
Effetti speciali: Digital Fauxtography, Manex Visual Effects, Mass. Illusions LLC
Musica: Alan Silvestri, Robert Smith
Interpreti: Sylvester Stallone, Jurgen Prochnow, Armand Assante, Max Von Sydow, Diane Lane, Rob Schneider, Joan Chen, Joanna Miles, Balthazar Getty, Peter Marinker, Maurice Roëves, Angus MacInnes, Christopher Adamson, Ewen Bremner, Ian Dury, Steve Toussaint, Alexis Daniel, Louise Delamere, Howard Grace, Dig Wayne, Martin McDougall, Pat Starr
La prima metà del XXII secolo vede l'umanità raccolta in immense megalopoli, disseminate su un pianeta trasformato in un deserto riarso e avvelenato. Gli spazi aperti, conosciuti come le "terre maledette", sono diventati il regno di spietati gruppi di fuorilegge, imbarbariti e cannibali, sempre in agguato per fare scempio di chiunque capiti loro a tiro.
Nelle città-fortezza, protette da mura ciclopiche, si accalcano milioni di cittadini che pagano il conforto della tecnologia ed il riparo dai pericoli esterni con i disagi ed i rischi che nascono dal sovraffollamento: macro-criminalità e lotta di classe, che sfociano in continue rivolte contro l'autorità ed in vere e proprie guerre di quartiere. Per contenere la violenza urbana, il nuovo ordine sociale ha creato il corpo dei Giudici, i cui componenti hanno il potere di giudicare e di eseguire immediatamente le condanne. L'arma da fianco dei Giudici è il "legislatore", una grossa pistola con munizionamento variabile, programmabile a voce, personalizzata con il DNA di chi l'ha in dotazione. Se il "legislatore" non riconosce il DNA del proprio Giudice, uccide chi lo impugna con una scarica elettrica ad alto potenziale.
A Megacity 1, super agglomerato di 65 milioni di persone che si affaccia sulla costa atlantica del continente nord-americano, il Giudice più famoso e temuto è Joseph Dredd. Ma l'inflessibile poliziotto viene ingiustamente accusato di duplice omicidio nelle persone di due membri del Consiglio cittadino, e malgrado l'appassionata difesa della collega Giudice Hershey sarebbe condannato a morte se l'intercessione del Presidente Fargo non gli ottenesse la commutazione della pena. Uscito incolume dall'abbattimento dell'aereo che lo trasportava al penitenziario di Aspen, Dredd rientra di nascosto a Megacity deciso a far luce sul complotto di cui è stato vittima. Rivelato il piano ordito dal Giudice Griffin per la conquista del potere nel Consiglio, Dredd scoprirà che il vero artefice della cospirazione è un altro uomo, assai più pericoloso e letale, col quale dovrà inevitabilmente scontrarsi.

Ispirato ad un noto comic, il film di Cannon ricrea con cura sullo schermo l'elementare mondo supertecnologico, barbaro e violento, immaginato da John Wagner e Carlos Ezquerra, i cui stereotipati personaggi, divisi nettamente in buoni e cattivi subito rivelati, agiscono in una vicenda prevedibile e dallo scontato finale. Un'avventura futuribile, il cui pregio risiede tutto nelle eccellenti scenografie, nei rutilanti costumi (quello di Dredd è opera di Gianni Versace) e nei macchinari avveniristici.
Di assoluto rilievo il cast, con Stallone nel congeniale ruolo del monolitico Dredd, e Max Von Sydow in quello dell'austero Presidente Fargo. Armand Assante è l'esaltato Rico, e Diane Lane è la fedele Hershey, sempre alla ricerca di sentimenti umani in Dredd. Da ricordare anche Jurgen Prochnow (Griffin), Joan Chen (Ilsa) e Rob Schneider (Fergie) che aveva già lavorato con Stallone in
Demolition Man.

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