CYBERCITY
  
Produzione: 1999 - USA, col., 90 min.
Regia: Peter Hayman
Sceneggiatura: Nelu Ghiran
Musica: Donald Quan
Interpreti: Thomas Howell, Roddy Piper, Heidi von Palleske, Mackenzie Gray, Marina Anderson, Raymond Serra, David Carradine, Fraser Reilly, Daniel Lévesque, Jules Delorme, Tony Curtis Blondell, Alisa Bonerz, Cory Stevens, Sean T. Krishnan, Craig Mally, Clarence Williams

Anno 2017. Il temuto scontro nucleare è stato scatenato ed in un attimo ha percorso l'intero pianeta. Quando il fuoco si è spento, i sopravvissuti si sono ritrovati in un mondo desolato e inabitabile. Neanche la furia scesa dal cielo ha fatto tuttavia rinsavire gli uomini, che hanno trasferito la loro aggressività nel sottosuolo, dove ormai sono costretti a vivere.
Divisi in tante piccole comunità, ciascuna delle quali ha generato un suo proprio culto religioso, i superstiti continuano a massacrarsi a vicenda, lottando per il predominio su quanto rimane e per affermare la superiorità del loro credo su quelli altrui.
Dakota, un mercenario che ha visto la sua famiglia assassinata da Miles (Piper), visionario profeta "virtuale" alla guida di una personale crociata di sterminio, si unisce a Lilith, una avventuriera come lui, e muove alla ricerca del maniaco Miles per avere la sua vendetta.

La regia porta con poca convinzione sullo schermo una sceneggiatura che tenta senza successo di risvegliare qualche interesse ricorrendo alle più viete e stereotipate convenzioni. Le scenografie riflettono palesemente l'assenza di un budget adeguato, e gli anonimi intepreti non riescono ad emergere, a cominciare dallo stesso Carradine, presenza quasi inevitabile in B-Movie di questo livello, che qui si limita ad un breve cameo. In definitiva, Cybercity entra a pieno diritto nel novero di quelle pellicole che soltanto gli strani esteti del brutto a livelli macroscopici riescono ad apprezzare.

Titolo alternativo: The Shepherd.

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