OMEGA DIARY
Produzione: 1999 - USA, Thunderhead Entertainment, col.
Regia: Benjamin Cooper
Sceneggiatura: Benjamin Cooper
Interpreti: Warren G. Hall, Catherine Barlow, Monty Wall, Scott Bentley, Mark Brunasso, Mitch Adams

Russell, Cyrus, Paul e Stanley, quattro amici in viaggio lungo la costa californiana, sostano qualche ora in una spiaggia fuori mano dove hanno incontrato Jamie Kinkaid, un giovane dall'aria svagata, e Amber, una ragazza solitaria. Le occasionali conversazioni, dirette soprattutto a conquistare la giovane donna, sono improvvisamente interrotte dalla radio che in un concitato annuncio avverte di un'aggressione nucleare in corso contro gli Stati Uniti. La notizia potrebbe essere stata fraintesa come potrebbe essere vera: in ogni caso non c'è tempo da perdere ed occorre cercare un riparo per salvarsi. Kinkaid incita gli altri a seguirlo in un vecchio rifugio antiatomico che suo nonno aveva costruito nei lontani tempi di guerra, un piccolo ambiente di due minuscole stanze che tuttavia potrebbe offrire una possibilità di salvezza. Una volta nel bunker, all'oscuro di quanto sta realmente accadendo all'esterno, tra gli uomini scoppiano presto confitti e prevaricazioni: Stanley, ex combattente in Vietnam, vuole imporre la sua disciplina anche ricorrendo alla forza; la ragazza rischia di diventare preda degli istinti bestiali degli uomini... ma Kinkaid scopre in un ripostiglio una pistola del nonno: è un'arma vecchia e impolverata, ma ancora funzionante...

Alla maniera del Cubo, ma con minore rigore intellettuale, il film vorrebbe essere un'analisi psicologica sugli impulsi autodistruttivi che scattano tra individui costretti a sopportare in un ambiente claustrofobico le tensioni di un pericolo reale o soltanto immaginario. Il soggetto è interessante, anche se non è nuovo (spunti analoghi si ritrovano in Los sobrevivientes escogidos e in Operation Dead End), ma è sviluppato con mano pesante lasciando che la spettacolarizzazione di una violenza parossistica prevalga sulle motivazioni dei personaggi.

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