THE THIRTEENTH FLOOR

Titolo italiano: IL TREDICESIMO PIANO

Produzione: 1999 - Germania/USA, Centropolis Film Productions, col., 100 min.
Regia: Josef Rusnak
Sceneggiatura: Josef Rusnak e Ravel Centeno-Rodriguez dal romanzo "Simulacron 3" di Daniel F. Galouye
Produttore: Roland Emmerich, Ute Emmerich, Marco Weber
Effetti speciali: Sean Cunnigham, John S. Baker, Joe Bauer, Greg Hanigan, Centropolis Effects
Musica: Harald Kloser
Interpreti: Craig Bierko, Armin Mueller-Stahl, Gretchen Mol, Vincent D'Onofrio, Dennis Haysbert, Steve Schub, Jeremy Roberts, Rif Hutton, Leon Rippy, Janet MacLachlan, Brad Henke, Burt Bulos, Venessia Valentino, Howard S. Miller, Tia Texada
Al tredicesimo piano di un grattacielo, opera la societą di Hannon Fuller, all'avanguardia nel campo della sperimentazione informatica. Il suo progetto si sta concretizzando nella simulazione di una Los Angeles anni '30, che tutti, in teoria, potrebbero visitare e conoscere. Una realtą virtuale, dunque, nella quale č possibile agire, pensare, esserci.
Quando Fuller viene misteriosamente assassinato, Douglas Hall, suo collaboratore e "pupillo", si convince che la veritą si trova all'interno di quella realtą virtuale ed inizia un viaggio che gli serberą davvero tante emozioni: la polizia sospetta di lui ... lui č preda di amnesie che non sa spiegarsi ... e poi c'é Jane, una ragazza che dice essere figlia di Fuller.
Tratto da un romanzo di Daniel F. Galouye (che aveva già ispirato il film TV Welt am Draht di Fassbinder), il racconto si sviluppa con esemplare coerenza, senza divagazioni, puntando diritto alla rivelazione che dą corpo alla storia e ai personaggi. Storia che non promette speranze (nonostante il finale un po' troppo "lieto fine"), egregiamente servita da una bella fotografia.

Penso dunque sono, diceva Cartesio ... ma č proprio vero? In questo scorcio di fine millennio, il cinema di fantascienza si interroga sul significato della realtą. Lo sviluppo tecnologico, l'evoluzione della conoscenza, il dominio dell'informatica, sollecitano nuovi orizzonti e nuove esperienze. La fantascienza continua il proprio discorso volgendosi in modo nuovo ed intelligente in direzione dell'uomo, adoperando strumenti della letteratura classica (il tema del doppio, il viaggio nel tempo che č anche viaggio alla scoperta di se stessi) e suggestioni filosofiche (il rapporto esistenza e universale, il mondo come apparenza). Film come Il cubo, come Matrix e come questo, al di lą delle ricercatezze visive o del diverso grado di spettacolaritą, pongono tutti un dubbio inquietante: essere, pensare, immaginare ... quale categoria attiene alla dimensione del reale?

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