ZBOGUM NA DVADESETIOT VEK
Produzione: 1998 - Macedonia, Mirco & Slavco/First Partizan Production, col., 83 min.
Regia: Darko Mitrevski, Aleksandar Popovski
Sceneggiatura: Darko Mitrevski, Aleksandar Popovski
Musica: Risto Vrtev

Interpreti: Lazar Ristovski, Nikola Ristanovski, Vlado Javanovski, Dejan Acimovic, Petar Temelkovski, Sofija Kunovska, Emil Ruben, Irena Ristic, Toni Mihajlovski

Anno 2019.
Fanatismo religioso, superstizione e ignoranza regnano sovrane.
In una delle tante tribù sopravvissute all'ultima catastrofe, un gruppo di giudici sacerdoti ha condannato a morte il giovane guerriero Kuzman, ma i ripetuti tentativi di ucciderlo non sortiscono alcun effetto. L'uomo sembra immortale. I saggi della tribù decidono allora di commutare la pena capitale in esilio perpetuo.
La colpa di Kuzman è di avere eletto a propria donna l'immagine di una veneratissima santa, la quale - così pensano i sacerdoti - offesa ed oltraggiata avrebbe provocato la morte dei bambini del villaggio.
Cacciato dalla propria terra, Kuzman intraprende un viaggio verso la "Torre" dell'estremo Nord, in cerca del proprio destino e del significato della propria esistenza. Le sembianze della santa da lui amata sono quelle della sorella e con la sorella egli dovrà congiungersi per liberarsi dalla condanna di essere immortale.

Più che post-apocalittico o fantasy, il film ambisce a contenuti filosofici e politici. L'occasione è quella fatidica del ripensamento da fine millennio. L'ambientazione è quella "familiare" dei film alla Mad Max. Lo spettacolo dovrebbe essere garantito dalle scene di sparatorie, sangue e sesso.
L'insieme risulta, però, di difficile decifrazione e cinematograficamente artificioso.
Al di là degli insistiti intenti dissacratori (compresa una irriverente rievocazione di una notte di capodanno) che il film persegue a pié sospinto, pensiamo che l'originalità del soggetto meriti, comunque, di essere sottolineata:
- i salti temporali che fotografano il protagonista in epoche diverse e in situazioni surreali possono, forse, significare la continuità del dolore, del disordine morale e mentale assunti a filo conduttore della storia dell'uomo;
- la trasgressione, l'incesto, il degrado della natura possono forse stigmatizzare la drammatica situazione delle popolazioni balcaniche violentate, umiliate, decimate da decenni di insensate guerre intestine.

I registi Darko Mitrevski e Aleksandar Popovski sono noti come autori di spot pubblicitari e videoclip musicali. Ad Hollywood hanno collaborato alla regia di The Peacemaker interpretato da George Clooney.

Il film è conosciuto sul mercato internazionale con il titolo Goodbye, 20th Century.
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