STEEL FRONTIER
  
Produzione: 1995 - USA, Madacy Entertainment, col., 100 min.
Regia: Jacobsen Hart e Paul G. Volk
Sceneggiatura: Jacobsen Hart
Musica: John Gonzales
Interpreti: Joe Lara, Bo Svenson, Brion James, Stacie Foster, Kane Hodder, Jacobsen Hart, James C. Victor, Robert O'Reilly, Adolfo Quinones, Brian Huckeba, Scott McAboy, Bruce Ed Morrow, Sandra Ellis Lafferty, Jim Cody Williams, Paul G. Volk, Gordon Benson, Ernie Lee Banks, Quinn Morrison, Michael Ross Clements, Afifi Alaouie, Billy L. Sullivan
All'indomani dell'olocausto nucleare, gli Stati Uniti sono ridotti ad un territorio devastato e selvaggio, da cui sono scomparse la civiltà e la legge. Gli abitanti superstiti, raccolti in piccole comunità rurali isolate e indifese, debbono lottare contro la natura ostile e contro le violenze di ogni genere di sbandati e fuorilegge. Uno di questi prepotenti è il "generale" J.W. Quantrell, che ha occupato con la sua armata di razziatori un povero villaggio, accanendosi con brutale ferocia sugli abitanti. Malgrado l'allarme ricevuto da un moribondo, anche Yuma, un solitario avventuriero che viaggia a cavallo di una moto supertecnologica, cade nelle mani di Quantrell, ed evita l'esecuzione arruolandosi nella banda del generale, che sogna di costruire un grande esercito col quale conquistarsi un impero. Ma quando, tra i civili che subiscono le angherie dei miliziani, trova una donna identica alla moglie perduta anni prima, Yuma si schiera apertamente contro Quantrell...

Accodandosi alla innumerevole schiera dei B-Movie del dopo olocausto, questa pellicola nulla sembra poter aggiungere allo stereotipato copione che vuole un invitto campione solitario dall'oscuro passato contrapposto ad una folta schiera di malvagi per la salvezza di una comunità inerme. Steel Frontier avanza tuttavia qualche pretesa di originalità nel taglio dato alla vicenda, a metà strada tra il western e il post-apocalittico alla Mad Max. I sopravvissuti indossano cappelli a larghe tese ed i tipici spolverini da deserto, anche se al posto dei cavalli usano eterogenei automezzi armati, resti imbarbariti di una tecnologia non del tutto perduta. Anche i nomi dei protagonisti richiamano l'ovest americano, da Yuma a Quantrell, che fu appunto un famigerato ex militare datosi al banditismo alla fine della guerra civile. Sopra ogni cosa, però, colpiscono le molte analogie con un film di due anni posteriore e di assai maggiore risonanza: come non accostare infatti Quantrell e le sue truppe all'armata privata di Bethlehem de L'uomo del giorno dopo, con i coscritti arruolati a forza e dolorosamente marchiati con il simbolo del corpo di appartenenza, con un secondo in comando che odia il brutale e spietato generale e con il liberatorio duello finale? Oltre che dal libro di David Brin, appare lecito ritenere che Costner abbia tratto qualche ispirazione anche da questo film.

Titolo alternativo: Yuma.
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