LA MORTE VIVANTE
  
Produzione: 1982 - Francia, Films A.B.C., col., 86 min.
Regia: Jean Rollin
Sceneggiatura: Jean Rollin, Jacques Ralf
Effetti speciali: Benoît Lestang
Musica: Philippe d'Aram
Interpreti: Marina Pierro, Françoise Blanchard, Mike Marshall, Carina Barone, Fanny Magier, Patricia Besnard-Rousseau
Contaminato da rifiuti tossici defluiti nella cripta a seguito di una scossa sismica, il cadavere di Catherine Valmont riprende vita sotto forma di una spettrale morta-vivente. Temporaneamente priva di volontà e di memoria, Catherine lascia che l'istinto le insegni la strada verso la dimora appartenuta alla sua famiglia, e la guidi contro i malcapitati che incrociano il suo cammino per dissetarsi del loro sangue. Helene, sua devota amica d'infanzia, la scopre, e, vinto l'orrore, l'aiuta a sopravvivere procurandole giovani vittime. Acquistata finalmente coscienza della propria condizione e dei delitti commessi, Catherine supplica Helene di ucciderla. Ma l'amica si immola per lei offrendole il proprio sangue, rifiutando l'idea di vederla morire una seconda volta.
Il film riassume compiutamente lo stile e le preferenze tematiche di Jean Rollin: atmosfere e inquadrature funeree; vampirismo come cifra di un erotismo decadente e saffico; creature dalla personalità disintegrata, prigioniere di una disperata solitudine e presaghe di un ineluttabile destino di morte. Lo spunto della contaminazione da sostanze tossiche - per quanto marginale nell'economia del racconto e nelle intenzioni del regista - avvicina la pellicola al filone fanta-orrorifico degli zombies mutanti.

Conosciuto anche con il titolo The Living Dead Girl.

©