FRANKENSTEIN 90
  
Titolo italiano: FRANKENSTEIN 1990
Produzione: 1984 - Francia, A.J. Films/TF1 Films Productions, col., 100 min.
Regia: Alain Jessua
Sceneggiatura: Alain Jessua, Paul Gégauff
Effetti speciali: Dominique Colladant, Georges Demétrau, Reiko Kruk
Musica: Armando Trovajoli
Interpreti: Jean Rochefort, Eddy Mitchell, Fiona Gélin, Herma Vos, Ged Marlon, Anna Gaylor, Serge Marquand, Dirk Altevogt, Cécile Auclert, Ketty, Christian Charmetant, Philippe Dormoy, Daniel Villenfin
Il dottor Victor Frankenstein (Rochefort), discendente del celebre barone e come questi ossessionato dall'idea di creare la vita artificialmente, trascura la passionale Elisabeth (Gélin) per dedicarsi all'educazione della "creatura" (Mitchell) che ha segretamente costruito in laboratorio con l'impiego di svariate parti di cadaveri e di avanzate tecnologie computerizzate. Frank - è questo il nome del mostro - è un allievo volenteroso e, a parte alcune reazioni violente e inconsulte, apprende bene e in fretta. Ma quando Frankenstein ritiene giunto il momento di mettergli a fianco una compagna - ricostruita dal corpo di una "disco dancer" assassinata -, Frank preferisce farsi largo nella società misurandosi con il mondo degli affari, diventando un cittadino modello e conquistando il cuore dell'insoddisfatta Elisabeth. Allo scienziato non resta che consolarsi con la donna cibernetica.

Alain Jessua volge in parodia il celebre romanzo di Mary Shelley ambientandolo ai nostri giorni e centrando il racconto sulla contrapposizione tra la figura del mostro che vuole farsi uomo e quella dello scienziato che gradualmente abbrutisce a livello di mostro. Lo spunto satirico è, sulla carta, interessante ma lo sviluppo è molto superficiale e fa slittare l'intera vicenda nel filone della più convenzionale commedia erotica, garbata ma banale.

In realtà, dopo il geniale Frankenstein Junior di Mel Brooks è lecito dubitare che il cinema possa ancora una volta rivisitare il mito di Frankenstein offrendo chiavi di scrittura e di riflessione altrettanto eleganti, ironiche e originali.

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