WHOOPS APOCALYPSE
  
Produzione: 1986 - G.B., ITC/Picture Partnership, col., 90 min.
Regia: Tom Bussmann
Sceneggiatura: Andrew Marshall, David Renwick
Effetti speciali: Peter Hutchinson, J.B. Jones
Musica: Patrick Gowers
Interpreti: Stuart Saunders, Graeme Garden, Marc Smith, Loretta Swit, John Benfield, Ben Robertson, Peter Cook, Herbert Lom, Alexander Davion, Daniel Benzali, Phil Marquis, Murray Hamilton, Shane Rimmer, Robert Arden, Blain Fairman, Christopher Muncke, Michael Richards, Dan Fitzgerald, Richard Wilson, Tristram Jellinek, Ian Richardson, Christopher Coll, Christopher Malcolm, Ian McNeice, Rik Mayall, Don Wellington, Joy Lynn Frasca, Joanne Pearce, Simon Dormandy, Micky O'Donoughue, Gary Martin, Czeslaw Grocholski, Ed Bishop, John Archie, Robert Goodman, Harold Bergman, Daniel Peacock, Iris Acker, Richard Murdoch
I comunisti del generale Mosquera (Herbert Lom) organizzano un colpo di stato in una piccola isola dei Caraibi, appartenente all'impero britannico, innescando una crisi internazionale dagli sviluppi imprevedibili. Barbara Adams (Loretta Swit) succeduta alla presidenza degli Stati Uniti dopo la morte dell'inetto presidente, tenta la via diplomatica per raggiungere un'onorevole soluzione, ma il primo ministro inglese Sir Mortimer Chris (Peter Cook) non vuole scendere a patti e prepara una esemplare ritorsione armata. Quando Mosquera, temendo di essere sopraffatto, si assicura un prezioso ostaggio facendo rapire dai suoi terroristi la principessa inglese Wendy (Joanne Pearce), la situazione precipita e la Adams è bersagliata anche dalle rivendicazioni della Russia che, in un rigurgito di guerra fredda, simpatizza apertamente per i comunisti di Mosquera. La minaccia di un terzo conflitto mondiale prende sempre più drammaticamente consistenza...

La trama, in sé, non è particolarmente originale, ma la dissacrante ironia (condita con una comicità alla Monty Python) che accompagna il vertiginoso sviluppo delle situazioni la solleva dalla banalità per assimilarla ad un apologo sulla stupidità dei potenti, un po' sul modello del Dottor Stranamore. Il mondo sta andando in malora - sembra pensare il regista Tom Bussmann - perché i suoi governanti sono tutti pazzi: i potenti della Terra rivaleggiano in avidità, corruzione, arrivismo, narcisistico culto dell'immagine, ottusità, al punto da far apparire i terroristi come le persone più razionali.

Il film, tratto dall'omonima serie televisiva inglese diretta da John Reardon nel 1982, disegna una situazione caotica ed esplosiva alludendo chiaramente ai difficili tempi di Reagan e Brehznev e alla guerra per le Falklands.
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