SUPERGIRL

Titolo italiano: SUPERGIRL - LA RAGAZZA D'ACCIAIO

Produzione: 1984 - G.B., Cantharaus Productions, col., 114 min.
Regia: Jeannot Szwarc
Sceneggiatura: David Odell
Effetti speciali: John Evans, Optical Film Effects Ltd.
Musica: Jerry Goldsmith
Interpreti: Helen Slater, Faye Dunaway, Peter O'Toole, Mia Farrow, Brenda Vaccaro, Peter Cook, Simon Ward, Marc McClure, Hart Bochner, Maureen Teefy, David Healy, Robyn Mandell, Jennifer Landor, Diana Ricardo, Nancy Lippold
Durante dli ultimi giorni del pianeta Krypton, lo scienziato Zaltar riuscì a salvare parte della popolazione trasferendosi nella sesta dimensione, nella città satellite di Argo. In questa impalpabile regione nascosta tra le maglie dell'universo, la pacifica civiltà ha continuato a progredire nel tempo, ma adesso il pericolo della distruzione si affaccia nuovamente dopo che è stata smarrita la magica sfera dell'Omegahedron che racchiude l'energia vitale del satellite. Caduto sulla Terra, l'Omegahedron è finito nelle mani di Selena, una diabolica strega che intende sfruttarne gli straordinari poteri per dominare il mondo. Mentre il caos si impadronisce di Argo, la giovane Kara assume il compito di recuperare la sfera e sconfiggere le forze del male: scesa sul nostro pianeta, Kara assume l'identità di Linda Lee, confondendosi fra le tante studentesse di un college, ed inizia un lungo duello contro la perfida Selena. La strega fa appello a tutte le risorse della sua magia per annientare Supergirl, senza trascurare di circuire il giovane giardiniere Ethan che della prodigiosa ragazza si è innamorato. Nel momento in cui sembra sconfitta, Supergirl trae coraggio e nuova forza da Zaltar che, esiliato da Argo, la conforta in vista della battaglia decisiva.

Il personaggio della ragazza d'acciaio nasce dalla fantasia di Otto Binder nel 1959 e a disegnarlo nelle vignette sono numerosi artisti, tra i quali Mort Weisinger e Mike Sokowsky.
Come nei fumetti, anche sullo schermo Supergirl rimane la "cugina povera" di Superman.
Il film che dovrebbe celebrarne le gloriose imprese ha una trama esile, non molto dissimile dalla più stanca avventura seriale di un "comic". Gli effetti speciali non sono memorabili e, nonostante la presenza di grandi star (l'interpretazione più incisiva ci sembra quella della Dunaway) la pellicola non decolla e, pure priva delle ambizioni da kolossal, tradisce l'intento commerciale di sfruttare il buon successo di Superman del 1978 e dei suoi primi due seguiti.

Titolo alternativo: Supergirl: The Movie.
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