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BUNKER
PALACE HOTEL
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| Titolo italiano: BUNKER PALACE HOTEL | |||
| Produzione: 1989 - Francia, APC-Talema/La Sept/FR3, col., 95 min. | |||
| Regia: Enki Bilal | |||
| Sceneggiatura: Enki Bilal, Pierre Christin | |||
| Effetti speciali: Patrick Collandre | |||
| Musica: Arnaud Devos, Philippe Eidel | |||
| Interpreti: Jean-Louis Trintignant, Carole Bouquet, Maria Schneider, Roger Dumas, Yann Collette, Philippe Morier-Genoud, Hans Meyer , Benoît Régent, Jean-Pierre Léaud | |||
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In
un prossimo futuro post-nucleare, masse di sopravvissuti sopravvivono
in una condizione di estrema miseria, mentre la classe dirigente, uno
sparuto gruppo di aristocratici e industriali, ha trovato sicuro rifugio
all'interno del Bunker Palace Hotel, inespugnabile fortezza sotterranea.
I privilegiati, del tutto indifferenti alle sorti di chi sta all'esterno,
trascorrono i giorni tra gli agi che ancora possono procurarsi, assistiti
da servizievoli robot. |
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Enki Bilal trasferisce sullo schermo le situazioni surreali dei suoi fumetti per dar corpo ad una vicenda che denuncia la violenza del potere. Insistendo sull'atmosfera irreale e decadente che circonda gli abitanti del bunker ed assimilando i governanti ad esseri impersonali, Bilal imprigiona in un'isola di tempo e di spazio fatiscenti i fantasmi di tutti i regimi, grottescamente immortalati in rituali e gesti privi di significato. Come i cadaveri conservati in sacchi di cellophane all'interno della fortezza, i potenti sono i simulacri di un'epoca che è sopravvissuta a se stessa. |
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