MORONS FROM OUTER SPACE
Produzione: 1984 - G.B., Thorn Emi, col., 97 min.
Regia: Mike Hodges
Sceneggiatura: Griff Rhys Jones, Mel Smith
Effetti speciali: Dennis McTaggart
Musica: Peter Brewis
Interpreti: Mel Smith, Griff Rhys Jones, Jimmy Nail, Paul Bown, Joanne Pearce, Dinsdale Landen, James B. Sikking
Quattro extraterrestri - Bernard, Julian, Desmond e Sandra - in gita di piacere nel cosmo, giungono in prossimità della Terra. Mentre Bernard è fuori dell'astronave, gli altri tre decidono di scendere sul pianeta, e nella fretta dimenticano il compagno, lasciandolo alla deriva nello spazio. Atterrati fortunosamente con la loro navetta - prosaicamente arredata come un comunissimo camper - su una autostrada nei sobborghi di Londra dove provocano una spaventosa serie di incidenti, gli alieni vengono raccolti da una squadra di militari e scienziati che, dopo accurati esami, conclude di avere a che fare con tre poveri idioti. Tuttavia, un giornalista televisivo si interessa al caso e scoperto nei tre un innato talento per lo spettacolo li trasforma, in breve, in star della musica. Nel frattempo anche Bernard riesce a prendere terra, scendendo però negli Stati Uniti. Cambiano i paesi, ma non la mentalità. Anche Bernard infatti è scambiato per un semideficiente dagli americani che, considerandolo pericoloso, lo rinchiudono in una clinica. Fuggito dal manicomio, l'alieno tenta di raggiungere New York dove i suoi tre compagni sono giunti in tournée, e stanno preparando un concerto allo Shea Stadium. Ma quando Bernard prova a riunirsi agli amici una amara sorpresa lo attende: il trio - ormai affermato - non ha posto per lui, e lo mette alla porta senza tanti complimenti. Così, quando arriva una astronave di soccorso, Julian, Desmond e Sandra vengono loro malgrado "salvati", mentre il povero Bernard viene ancora una volta dimenticato...
Sul filo della parodia dei film di fantascienza, specialmente di Incontri ravvicinati, Smith e Jones (sceneggiatori e interpreti) puntano il dito sulle molteplici discriminazioni che colpiscono e umiliano i "diversi", qui rappresentati dagli alieni, ai quali contrappongono una umanità "normale", ma tutt'altro che migliore. Le infinite gag demenziali e le situazioni esilaranti e paradossali attenuano l'assunto problematico del film rendendolo godibile ad una vasta platea.
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