Una setta di adoratori del Male plagia la personalità di Kathy, una bambina dotata di straordinarie facoltà paranormali, facendola strumento di un piano malvagio volto a convincere la madre ad una nuova gravidanza che porterà alla nascita di un altro bambino dai poteri diabolici.
Ma i governanti di un lontano pianeta vegliano sulla pace nell'universo e incaricano un loro emissario di sventare la minaccia. L'alieno, che scende sulla Terra sotto le spoglie dell'anziano Jerzy, uscirà vittorioso dall'epica battaglia contro le forze del Male e redimerà la piccola Kathy liberandola dalle influenze negative nel "paradiso galattico dei fanciulli".

Il lancio pubblicitario del film prometteva al pubblico emozioni senza precedenti: "Stridulum ... non è il frutto di un'allucinazione! Stridulum... è un sibilo acutissimo mai udito da mente umana..."
Stridulum, in realtà, è un film assai modesto e confuso che trasforma un banale (e molto datato) horror impostato sul satanismo e sulla parapsicologia in una traballante parabola pseudo-fantascientifica sull'eterna lotta tra il Bene e il Male. L'abbinamento dei due generi, lungi dal toccare i vertici della più acuta tensione, risulta forzato e carente sul piano dello spettacolo poiché non fa risaltare la figura della pestifera bambina telecinetica né quella del buon visitatore extraterrestre (il cui nome, Jerzy Colsowicz, rivela una allusiva origine polacca...) e spegne ogni possibile attenzione per il complotto demoniaco trasfigurandolo in un conflitto metafisico e anonimamente intergalattico.
L'unica vera, emozionante allucinazione della quale si può temere di essere in preda assistendo al film è, in realtà, vedere l'incredibile cast che Assonitis e Paradisi sono riusciti a mettere insieme in questa occasione.