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| THE 
        CHAIRMAN | |||
| Titolo italiano: LA LUNGA OMBRA GIALLA | |||
| Produzione: 1969 - USA, Apjac Productiones/FOX, col., 104 min. | |||
| Regia: J. Lee Thompson | |||
| Sceneggiatura: Ben Maddow dal romanzo di Jay Richard Kennedy | |||
| Musica: Jerry Goldsmith | |||
| Interpreti: Gregory Peck, Ann Heywood, Arthur Hill, Alan Dobie, Conrad Yama, Eric Young, Kaye Luke, Francisca Tu, Zienia Merton, Burt Kwouk | |||
| Londra e Washington incaricano il biologo premio Nobel 
      John Hathaway di sottrarre ai laboratori cinesi un nuovo enzima che potrebbe 
      rivoluzionare la produzione agricola del pianeta. Hathaway, 
      in virtù della sua fama, viene bene accolto dalle autorità 
      di Pechino e può agire indisturbato facendo conoscenza di autorevoli 
      scienziati cinesi e dello stesso presidente Mao. I servizi segreti occidentali ne sorvegliano ogni mossa e possono registrarne le conversazioni grazie ad una microscopica trasmittente che gli hanno impiantato, lui consenziente, nella testa: quello che Hathaway non sa è che la capsula contiene anche una carica di esplosivo capace di ridurlo in cenere che potrebbe essere innescata qualora lui cada prigioniero. Dopo che il ricercatore cinese scopritore dell'enzima viene ucciso dalle Guardie Rosse poiché contrario all'uso esclusivo che il regime maoista vorrebbe farne, l'americano in possesso della formula è costretto alla fuga. Raggiunto a stento il confine sovietico, quando ormai nella "stanza dei comandi" stanno per decidere di eliminarlo, viene salvato dai russi. | |||
| Americani e comunisti uniti contro il presidente Mao, nemico comune 
      e spauracchio del mondo intero: su questa poco verosimile ipotesi, ricavata 
      dal romanzo "Il Presidente" di J. R. Kennedy (ma già proposta 
      nel film La 
      cortina di bambù 
      del 1968), il regista Thompson imbastisce con discreta abilità una 
      storia di fantapolitica che segue i ritmi del thriller e delle avventure 
      alla James Bond. Sebbene la Cina maoista sia ricostruita nel Galles, la produzione tenne a sottolineare il lungo e meticoloso lavoro di documentazione sulla cultura e sulla politica della Repubblica Popolare Cinese: per fortuna, lo spettacolo, pur tra molte ingenuità, riesce ad annacquare la rozza impostazione ideologica di fondo. | |||
| Gregory 
      Peck è John Hathaway, 
      Conrad Yama il presidente Mao. Titolo americano alternativo The Most Dangerous Man in the World. © | |||
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