THE LEECH WOMAN
Produzione: 1960 - USA, Universal, b/n, 77 min.
Regia: Edward Dein
Sceneggiatura: David Duncan dal soggetto di Francis Rosenwald e Ben Pivar
Trucco: Bud Westmore
Musica: Irving Gertz
Interpreti: Coleen Gray, Phillip Terry, Grant Williams, John Van Dreelen, Gloria Talbott, Estelle Hemsley, Kim Hamilton, Charles Keane, Arthur Batanides, Murray Alper, Harold Goodwin, Paul Thompson, Chester Jones

Il dottor Paul Talbot convince la moglie June - più anziana di lui e sposata per interesse - a seguirlo insieme con la guida Garvey nello sperduto villaggio dei "Nandos" nel cuore dell'Africa, per rintracciare Malla, una vecchia indigena che gli ha rivelato di essere in possesso di un miracoloso ritrovato capace di arrestare i processi fisici dell'invecchiamento. Il dottore vorrebbe impadronirsi della formula, sperimentarla sulla moglie per poi brevettarla e guadagnarci soldi, ma i "Nandos" non intendono divulgare il segreto e condannano gli intrusi a morte. Prima che la pena venga eseguita, ai prigionieri è concesso di assistere al rito del ringiovanimento, nel corso del quale Malla mostra come le donne della tribù riescano a mantenersi eternamente giovani per mezzo di una mistura preparata con un siero ricavato dalla ghiandola pineale di un giovane scelto per il sacrificio umano. Riuscita ad impadronirsi dell'arma necessaria ad estrarre il fluido, June non esita ad uccidere il marito, del quale ha sospettato le vere intezioni, e trasformatasi in una donna giovane prende la fuga con Garvey. La "medicina", tuttavia, ha un effetto temporaneo e la donna, tornata negli Stati Uniti sotto falsa identità, è costretta a cercare altre vittime.

Il film è una macchinosa divagazione sul mito dell'eterna giovinezza, tema che spesso ha affascinato il cinema fin dai tempi del muto, i fumetti e la letteratura popolare. La prima parte della storia è ambientata in un'Africa ricostruita in studio e descritta in maniera convenzionale come luogo di pratiche antiche e misteriose di tribù semi-primitive in possesso di segreti che potrebbero indirizzare la medicina dei bianchi verso inimmaginabili traguardi. La seconda parte segue le sanguinose imprese della ringiovanita June, il suo vano tentativo di legare a sé un giovane avvocato sottraendolo alla fidanzata (Gloria Talbott), fino al suo tragico suicidio quando, irrimediabilmente incartapecorita, è scoperta e smascherata dalla polizia.

Privo di un qualsiasi spessore drammatico, il film è memorabile solo per i trucchi di Bud Westmore, vero stratega della battaglia contro le rughe della protagonista Coleen Gray.
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