THE REVENGE OF FRANKENSTEIN

Titolo italiano: LA VENDETTA DI FRANKENSTEIN

Produzione: 1958 - G.B., Hammer, col., 94 min.
Regia: Terence Fisher
Sceneggiatura: Jimmy Sangster, Hurford Janes
Musica: Leonard Salzedo
Interpreti: Peter Cushing, Francis Mathews, Eunice Gayson, Michael Gwynn, Oscar Quitak, John Welsh, Lionel Jeffries, Oscar Quitak, Richard Wordsworth, Charles Lloyd Pack, John Stuart, Arnold Diamond, Margery Cresley, Anna Walmsley, George Woodbridge, Michael Ripper, Ian Whittaker, Avril Leslie
Sfuggito al capestro grazie all'aiuto di Karl, un povero storpio al quale ha promesso un nuovo corpo, il barone Victor Frankenstein si rifugia a Carlsbruck dove, sotto l'identità del dottor Stein e con l'assistenza del giovane Hans Kleve, prende a lavorare nell'ospedale cittadino. I numerosi pazienti - per lo più povera gente abbandonata a se stessa - gli forniscono abbondanza di "materia prima" per continuare gli esperimenti, e lo scienziato si accinge a ricostruire il corpo per Karl in un laboratorio segreto. L'operazione ha successo, ma la creatura, accidentalmente liberata da un'infermiera, è aggredita da un custode e riporta una grave ferita che la rende furiosa. Il mostro assale il suo creatore rivelandone a tutti l'identità e Frankenstein, tentata invano la fuga, è circondato dalla folla degli inferociti internati dell'ospedale. Kleve riesce a sottrarre lo scienziato morente e, ricostruito un corpo somigliantissimo a quello del barone, vi trapianta il cervello del moribondo...
Tempo dopo, a Londra, un dottore comincia a farsi notare nell'ambiente scientifico: il suo nome è Franck, ma le sue sembianze ed il suo cervello sono quelli di Victor Frankenstein.

Jimmy Sangster e Terence Fisher continuano a alimentare la leggenda di Frankenstein senza preoccuparsi delle origini letterarie del personaggio. Per la seconda volta l'ottimo Peter Cushing ritrae il protagonista come una mente geniale ma egocentrica, che sacrifica ogni ragione etica ad un frainteso traguardo scientifico, riconducibile in realtà alla gloria e al successo personale. La creatura, interpretata da Michael Gwynn, è soltanto l'elemento necessario per sviluppare la storia verso un'inedita, originale conclusione: quel significativo ultimo scambio di corpi e cervelli che salda indissolubilmente l'identità del barone con quella della sua creatura.

Prodotto da Michael Carreras e inizialmente progettato con il titolo "The Blood of Frankenstein", il film è il sequel della Maschera di Frankenstein.
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