THE THING FROM ANOTHER WORLD
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Titolo italiano: LA COSA DA UN ALTRO MONDO
Produzione: 1951 - USA, RKO, b/n, 87 min.
Regia: Christian Nyby e Howard Hawks (non accreditato)
Sceneggiatura: Charles Lederer, Howard Hawks (non accreditato) e Ben Hecht (non accreditato), dal racconto "Who Goes There?" di John W. Campbell Jr.
Effetti speciali: Donald Stewart
Musica: Dimitri Tiomkin
Interpreti: Kenneth Tobey, Robert Cornthwaite, Margaret Sheridan, Dewey Martin, Douglas Spencer, James Young, William Self, Eduard Franz, Sally Ceigthon, John Dierkes, James Arness, George Fenneman (non accreditato)
Gli uomini di una stazione scientifico-militare americana nel Polo Nord rinvengono un disco volante ed accanto un essere extraterrestre imprigionati nel ghiaccio. Il professor Arthur Carrington (Robert Cornthwaite), vorrebbe scongelare la "cosa" per sottoporla ad accurati esami scientifici, ma il comandante militare della base, il capitano Hendry (Kenneth Tobey), si oppone temendo che l'esperimento possa essere pericoloso. Mentre si discute sul da farsi, un soldato di guardia alla creatura, inavvertitamente provoca lo scongelamento della "cosa" che riprende vita, manifestando in pieno la sua aggressività. L'esame di un arto della creatura, troncato di netto da un cane da slitta, rivela che i suoi tessuti sono simili a quelli di un vegetale (una specie di "super carota", come viene definito), e che per sopravvivere deve nutrirsi di sangue. La caccia condotta dagli uomini contro il mostro, presto si trasforma nella caccia del mostro contro gli uomini, asserragliati all'interno della stazione. Fallito tragicamente qualsiasi tentativo di soluzione pacifica, l'alieno viene attirato in una trappola ed ucciso con potentissime scariche elettriche.

Il film è firmato da Christian Nyby, ma è di Howard Hawks a tutti gli effetti. Vi si ritrovano, infatti, i temi prediletti e lo stile del grande regista: un gruppo di pochi uomini isolati ed esposti al pericolo, l'"antintellettualismo" che si dichiara esplicitamente nel ritratto dello scienziato (per il quale la scienza non deve arrestarsi di fronte al sacrificio della vita umana), la presenza (qui più che altrove) del tutto marginale della figura femminile, la rapidità del montaggio, la essenzialità dei dialoghi, l'accavallarsi delle battute a sottolineare i momenti di confusa concitazione.

La preziosa fotografia in bianco e nero di Russell Harlan (collaboratore di Hawks anche nel Fiume rosso e nel Grande cielo) è perfettamente intonata all'ambiente e all'asciuttezza della storia del film che ancora oggi può, a ragione, essere considerato uno dei migliori del genere di fantascienza.

Kenneth Tobey, che impersona il comandante della base, è un veterano del cinema di fantascienza (Il risveglio del dinosauro, Il mostro dei mari, ed altri). Ed altrettanto può dirsi di Douglas Spencer (il reporter Ned Scott), che è apparso in Cittadino dello spazio e in Assalto alla Terra.

Nel 1982 il racconto di Campbell è stato portato nuovamente sullo schermo da John Carpenter con il film La cosa.

Le nuove immagini che proponiamo sono tratte dalla versione colorizzata. L'aggiunta del colore ai vecchi classici della SF, una operazione che si va diffondendo sempre più, non giova tuttavia in questo caso - a nostro modo di vedere - alla pellicola, perchè rende troppo visibile l'alieno, spegnendone alquanto l'aura di mistero e di orrore che il bianco e nero esaltava.

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