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CONDEMNED TO LIVE
  
Produzione: 1935 - USA, Invincible Pictures, b/n, 67 min.
Regia: Frank R. Strayer
Sceneggiatura: Karen De Wolf
Musica: David Broekman
Interpreti: Ralph Morgan, Maxine Doyle, Pedro De Cordoba, Mischa Auer, Russell Gleason, Lucy Beaumont, Carl Stockdale, Edward Cecil, Barbara Bedford, Robert Frazer, Ferdinand Schumann-Heink, Ted Billings
Durante un avventuroso viaggio in Africa, la signora Kristan viene morsa da un grosso pipistrello. La donna non riporta danni apparenti ma Paul, il bambino che ha nel grembo, subisce una rarissima alterazione cromosomica destinata a manifestarsi tragicamente in età adulta, in particolari condizioni di stress psicologico. Molti anni più tardi, la città nella quale vive Paul, diventato adesso uno stimato dottore, è funestata da una serie di barbari omicidi. I sospetti cadono sull'innocente Zan, l'assistente storpio del dottore, ma il vero assassino è Paul stesso che, preda di un raptus incontrollabile, si trasforma in una sorta di licantropo con inclinazioni vampiresche. Paul non ricorda di aver commesso i delitti, ma il dottor Bizet che fu testimone dell'incidente occorso alla signora Kristan, gli confida la verità. Dopo aver rischiato di uccidere anche la fidanzata, l'infelice Paul si toglie la vita.
Come Vampire Bat del 1933 anche questo film è una piccola produzione artigianale, realizzata dignitosamente, che, giocando sul labile confine tra horror e fantamedicina, rilegge i temi del vampirismo, del licantropismo, di Jekyll e Hyde alla luce di una ipotesi pseudoscientifica di alterazione biologica conseguente ad infezioni sconosciute.

Nel cast si segnala la convincente prova di Mischa Auer nel ruolo del fedele Zan, che nasconde in un pozzo i cadaveri dissanguati per proteggere l'infelice dottor Kristan e che per la sua deformità è bersaglio della diffidenza della gente superstiziosa.

Il film fu girato, in parte, sui set già utilizzati per La moglie di Frankenstein.

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