METROPOLIS
Titolo italiano: METROPOLIS
Produzione: 1926 - Germania, U.F.A., b/n, 80 min.
Regia: Fritz Lang
Sceneggiatura: Fritz Lang e Thea von Harbou, dall'omonimo romanzo di Thea von Harbou, moglie del regista
Effetti speciali: Eugen Schüfftan
Musica: Walter Schultze-Mittendorf
Interpreti: Brigitte Helm, Gustav Fröhlich, Rudolph Klein-Rogge, Alfred Abel, Theodor Loos, Erwin Biswanger, Heinrich George, Olaf Storm, Hanns Leo Reich
In una metropoli del XXI secolo, mentre l'industriale John Fredersen vive insieme con il figlio Freder tra gli agi ed il lusso, il proletariato lavora incessantemente e in condizioni disumane nelle fabbriche del sottosuolo. Un giorno, Freder incontra per caso Maria - una giovane che predica tra gli operai la calma e la rassegnazione confidando nella Provvidenza -, se ne innamora e messosi sulle sue tracce scopre i sotterranei ed il popolo dimenticato. L'industriale, avvertito del pericolo di una sommossa, incarica lo scienziato Rotwang di costruire un robot che somigli a Maria e che induca gli operai ad abbandonare qualsiasi progetto rivoluzionario. Lo scienziato rapisce, allora, Maria, mette a punto l'androide, ma poi se ne serve per fomentare la rivolta allo scopo di impadronirsi del potere. Nei disordini che seguono, le fabbriche si fermano, la città rischia il collasso e gli operai la morte: solo quando il robot viene distrutto può ritornare la pace. L'industriale, presa coscienza dei propri errori, benedice l'amore dei due ragazzi e in un simbolico congiungersi di mani sembra auspicare una feconda e pacifica collaborazione tra capitale e proletariato.
L'ottimistica, ingenua e sconcertante morale secondo cui l'amore tutto conquista, non diminuisce il valore di Metropolis: la chiave di lettura del film non va probabilmente ricercata in un voluto messaggio politico, quanto in una più universale rappresentazione della lotta tra bene e male, progresso scientifico e oscurantismo.
Herbert George Wells lo giudicò come uno dei peggiori film mai fatti.
La versione originaria, oggi perduta, durava oltre due ore. Nel 1987, Metropolis è stato ripresentato, restaurato, con un accompagnamento musicale diretto da Giorgio Moroder.
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