SIGNS
  
Produzione: 2002 - USA, Blinding Edge Pictures/Kennedy/Marshall, col., 103 min.
Regia: M. Night Shyamalan
Sceneggiatura: M. Night Shyamalan
Effetti speciali: Industrial Light & Magic
Musica: James Newton Howard
Interpreti: Mel Gibson, Joaquin Phoenix, Cherry Jones, M. Night Shyamalan, Rory Culkin, Abigail Breslin, Patricia Kalember, Ted Sutton, Merritt Wever, Lanny Flaherty, Kevin Pires, Michael Showalter, Marion McCorry, Clifford David, Rhonda Overby, Greg Wood, Paul Nolan, Ukee Washington, Babita Hariani, Adam Way, Angela Eckert, Jose L. Rodriguez, Paul Wilson
Nel terribile incidente in cui ha perso la giovane moglie, Graham Hess (Gibson) ha perduto anche la fede. Smesso l'abito talare, si è ritirato a vita privata in campagna, con i due figli piccoli e con il fratello Merrill (Phoenix). Un giorno però la sua dolente tranquillità viene infranta dalla scoperta che anche nei suoi campi, come sta accadendo in ogni parte del mondo, sono apparsi d'improvviso i famosi "crop circles", gli enormi e inesplicabili disegni formati con stupefacente, geometrica precisione per mezzo dell'abbattimento e dello schiacciamento di grandi quantità di piante. Mille ipotesi vengono fatte su chi possano essere gli autori, ma quando ovunque si moltiplicano gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati, una sopra le altre sembra trovare sempre più convinti sostenitori: i cerchi nel grano sono opera di extraterrestri che si preparano a stabilire un contatto. E infatti attorno alla fattoria monta un'aria di crescente tensione, man mano che Hess ed i suoi familiari avvertono, pur senza vedere nulla di concreto, la presenza di qualcosa, o di qualcuno. Costretti a barricarsi in casa, e poi addirittura in cantina, i due uomini alla fine si trovano a dover affrontare un alieno assai poco amichevole, e solo in quel momento Graham comprende appieno il significato delle ultime parole di sua moglie: una premonizione ed un avvertimento che salvano la sua famiglia e gli restituiscono la fede perduta.

Ancora una ottima prova di Shyamalan, che riesce a trattare il difficile tema di un uomo, un ex prete annientato da una tragedia familiare, ambientandolo in un contesto al tempo stesso attuale, fantastico e drammatico. Il regista-sceneggiatore conferma di saper padroneggiare con sicurezza le tecniche ed i meccanismi dei grandi maestri della suspence, dalla tensione creata senza nulla mostrare, alla immagine folgorante ed inattesa che tutto rivela. Bravi quanto gli adulti i due attori bambini.

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