NEW ROSE HOTEL
  
Produzione: 1998 - USA, Edward R. Pressman Production, col., 93 min.
Regia: Abel Ferrara
Sceneggiatura: Abel Ferrara e Christ Zois, basata sul racconto di William Gibson
Musica: Schoolly D
Interpreti: Christopher Walken, Willem Dafoe, Asia Argento, Yoshitaka Amano, Annabella Sciorra, Gretchen Mol, John Lurie, Naoko "Kimmy" Suzuki, Ryuichi Sakamoto, Phil Nielson, Ken Kelsch, Andrew Fiscella, Rachel Glass, Victor Argo, Annamarie Wind, George Smurra
Nel futuro prossimo venturo il biologo giapponese Hiroshi mette a punto una rivoluzionaria procedura in grado di garantire colossali guadagni a chi sarà in grado di applicarla a livello mondiale. Due potenti compagnie che operano nel campo della genetica, una tedesca e l'altra giapponese, si contendono lo scienziato con ogni mezzo, lecito e non. X (Dafoe), incaricato di assoldare Hiroshi a qualunque costo, progetta di convincerlo attraverso una trappola sessuale, ma rimane a sua volta invischiato nel raggiro quando si innamora della prostituta italiana che sta addestrando a sedurre il giapponese...

Monotono, lento e ripetitivo, il film appare una delle prove meno convincenti di Abel Ferrara (Ultracorpi - L'invasione continua) il quale, al di là delle intenzioni, non riesce - nè in qualità di regista nè come sceneggiatore - a ricavare uno spettacolo apprezzabile dall'omonima story dell'icona del cyberpunk William Gibson, che pure qualche elemento interessante lo conteneva. Tra un interminabile dialogo e l'altro di Walken e Dafoe, la bella e brava Asia Argento trova modo di risollevare il morale degli spettatori con qualche scena topless. In poche e fugaci inquadrature appare Gretchen Mol (Il Tredicesimo piano) nel ruolo della signora Hiroshi.

©