NECRONOMICON
  
Produzione: 1993 - USA, Studio August Entertainment, col., 96 min.
Regia: Christophe Gans (episodio 1), Shusuke Kaneko (episodio 2), Brian Yuzna (parti di raccordo ed episodio 3)
Sceneggiatura: Brent V. Friedman, Christophe Gans (ep. 1), Kazunori Itô (ep. 2), Brian Yuzna (ep. 3), ispirati ai racconti di H.P. Lovecraft "The Rats in the Walls" (1923), "Cool Air" (1926) e "The Whisperer in Darkness" (1930)
Effetti speciali: Bart Mixon
Musica: Daniel Licht e Joseph LoDuca
Interpreti: Jeffrey Combs, Tony Azito, Juan Fernández, Brian Yuzna - episodio 1: Bruce Payne, Belinda Bauer, Richard Lynch, Maria Ford, Peter Jasienski, Denice D. Lewis, William Jess Russell, Vladimir Kulich - episodio 2: David Warner, Bess Meyer, Millie Perkins, Dennis Christopher, Gary Graham, Curt Lowens, James Paradise, Sebastian White - episodio 3: Signy Coleman, Obba Babatundé, Don Calfa, Judith Drake
Agli inizi degli anni '30 Howard P. Lovecraft (Combs) è sulle tracce del Necronomicon, il libro dei morti, gelosamente custodito dalla confraternita dei Monaci Omjahdi, eredi dell'arabo pazzo Abdul Alhazred, che si dice lo scrisse a Damasco nell'ottavo secolo, durante il loro Califfato. Con una chiave rubata il solitario di Providence penetra nelle segrete stanze dell'Ordine e trova il famigerato libro in una cassaforte a muro. Ignaro del varco interdimensionale che inizia ad aprirsi accanto a lui, Lovecraft si dedica all'esame del volume, e legge la prima storia.
Episodio 1 - («THE DROWNED»)
Tornato nel New England per prendere possesso di una vecchia proprietà della famiglia, Edward, ultimo discendente della famiglia De La Poer, si sofferma nella cadente dimora che si erge a picco sul mare a leggere una lettera del vecchio zio Jethro, da lungo tempo scomparso. In essa l'uomo racconta come, dopo aver trascorso una notte di disperazione piangendo sulle bare della moglie e del figlio, perduti durante un terribile naufragio, un essere demoniaco gli sia apparso per offrirgli aiuto. Sostituita la Bibbia con il Necronomicon, e appreso dal libro maledetto come resuscitare gli annegati, Jethro aveva eseguito il magico rituale, e aveva visto i suoi cari risorgere. Ma quando li aveva scoperti vuoti involucri controllati dal malvagio Cthulhu, il primo dei Grandi Antichi, si era precipitato dalla più alta torre per raggiungerli nella morte. Finita la lettura, Edward esplora le stanze e trovato, celato dietro un ritratto, il fantomatico libro dei morti, decide di usarlo a sua volta per resuscitare la moglie, scomparsa in un incidente. Anche stavolta la magia funziona, ma la donna che gli si para davanti è un essere ripugnante che porta ormai le stimmate del signore degli abissi. Inorridito, Edward la respinge, ma dalla perduta R'lyeh, che è proprio sotto la scogliera dove si affaccia il maniero, sorge lo stesso Cthulhu...
 
Terminato il primo racconto, Lovecraft passa al secondo, talmente assorto da non accorgersi ancora del pericolo che si profila accanto a lui.
Episodio 2 - («THE COLD»)
A caccia di notizie riguardo numerosi strani omicidi avvenuti nella zona, un giornalista arriva nella vecchia e gelida casa di Amy Osterman, una ragazza che conduce una vita da reclusa a causa di una rara malattia che la costringe a rimanere in ambienti dalle temperature polari. Riscaldato l'ospite con un the bollente, Amy racconta la storia di sua madre Emily, la quale, più di vent'anni prima, aveva abitato in quello stesso edificio nel quale - al terzo piano - viveva l'affittuario Dottor Madden, un bizzarro medico che aveva riempito le sue stanze di misteriosi macchinari e sconosciute sostanze chimiche.
Emily si era innamorata del tenebroso dottore, sofferente per una insolita affezione cutanea che curava con il freddo, ma era fuggita da lui quando aveva scoperto che con arti congiunte, stregonesche e scientifiche, Madden ingannava la morte, sopravvivendo grazie alle formule del Necronomicon, al gelo che bloccava la decomposizione, e al fluido spinale umano prelevato ai malcapitati i cui cadaveri poi abbandonava nei dintorni. Scopertasi incinta, Emily era poi tornata da Madden, scontrandosi però con Lena, la gelosa affittacamere compagna del medico. Mentre cercava di salvarla, l'uomo aveva provocato l'accidentale incendio del laboratorio, ed era morto, letteralmente liquefatto dal calore. Ma la storia non è finita per il povero cronista: paralizzato dal the drogato, vede Amy - che è in realtà Emily - prepararsi assieme a Lena al prelievo del suo fluido spinale...
Anche il secondo racconto è terminato, ma Lovecraft ancora non si avvede del varco che continua ad aprirsi e si immerge nella lettura del terzo.
Episodio 3 - («WHISPERS»)
Una coppia di poliziotti è all'inseguimento di un serial killer, chiamato "il macellaio", in fuga a grande velocità per le strade cittadine. I due agenti, Paul e Sarah, hanno una relazione e la donna sceglie proprio quel momento per rivelare al compagno che sta per diventare padre. Nella concitazione che segue Sarah, che è al volante, perde il controllo dell'auto che va a schiantarsi contro un ostacolo. Paul, sanguinante e privo di sensi, viene subito estratto attraverso il finestrino da un soccorritore, mentre Sarah, dolorante e stordita, fatica a districarsi tra i rottami e segue con un certo ritardo le tracce dell'uomo che ha trascinato via Paul fin dentro un enorme edificio, dove incontra un tale che si qualifica come Mr. Benedict, proprietario del magazzino. Da lui e dalla moglie, cieca, Sarah apprende che, consultando un libro esoterico in loro possesso, il Necronomicon, i due hanno scoperto che il criminale noto come "macellaio", è in realtà un alieno immortale, sceso sulla Terra in epoche antidiluviane. Ma la poliziotta non crede al soprannaturale e le preme anzitutto ritrovare il suo compagno; così si lascia guidare da Benedict nei meandri dell'edificio, lungo fatiscenti corridoi che si addentrano profondamente nel sottosuolo, assumendo un aspetto sempre più lugubre e malsano. Troppo tardi Sarah si rende conto di aver seguito proprio il "macellaio", e che l'alieno l'ha condotta nel rifugio ancestrale del popolo dei Mi-Go, in famelica attesa di lei e soprattutto della nuova vita che porta dentro di sè...
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Proprio quando, al termine della lettura, Lovecraft alza finalmente lo sguardo, viene assalito da un mostruoso demone emerso dal varco dimensionale. Lo scrittore ha la meglio, ma ormai l'allarme è scattato e non resta che la fuga. In corsa precipitosa col libro trafugato, inseguito dagli Omjahdi furibondi, l'uomo trova scampo in un taxi che lo porta velocemente in salvo.

Controversa e poco nota incursione cinematografica nel mitico universo di Howard Phillips Lovecraft, che ha portato alla realizzazione di questo interessante film antologico, costruito attraverso il collage di tre famose storie brevi dello scrittore, e la cui debolezza risiede nella scarsa omogeneità dell'insieme, dovuta forse al diverso e personale approccio dei rispettivi sceneggiatori e registi alle tematiche orrorifiche e al supernaturale pantheon creato da Lovecraft. A rendere ancora più inconsueta la struttura dell'opera c'è il fatto che ciascuno dei primi due episodi ne racchiude un altro narrato con la tecnica del flashback, mentre il terzo, diretto da Yuzna, si distingue per essere il più cruento e visivamente eccessivo, come nello stile del regista, il quale ha riservato per sè il significativo ruolo del tassista che alla fine porta in salvo lo scrittore. Presente in tutti gli episodi, e vero protagonista del film, cui dà anche il titolo, è il Necronomicon, il fantomatico libro dei morti, grande "invenzione" di Lovecraft e certamente il più conosciuto dei cosiddetti "pseudo-biblia", i libri mai scritti.
Poco convincente invece, e assai lontana dallo spirito del solitario di Providence, la storia improbabile che tenta di raccordare gli episodi, ed il cui unico merito è quello di presentarci un Jeffrey Combs che il trucco ha reso somigliante in modo stupefacente al Lovecraft che si conosce dai ritratti. Inevitabile, anche se avulsa dall'economia della vicenda, la citazione del distico inesplicabile: «That which is not dead can eternal lie,/And with strange aeons even death may die. (Non è morto ciò che in eterno può attendere,/e col passar di strane ere, anche la morte muore)» (ved. "I miti di Cthulhu", a cura di A. Derleth, Orizzonti, Fanucci Ed., 1975), cui qui viene aggiunto un altro verso: «In his lair Cthulhu waits dreaming»
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Nel 1994 il film ha vinto il Premio per gli effetti speciali al Fantafestival di Roma e l'International Fantasy Film Award al Fantasporto di Oporto.
Distribuito anche con i titoli alternativi "H.P. Lovecraft's Necronomicon, Book of the Dead" e "Necronomicon: Book of Dead".
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