MY FAVORITE MARTIAN

Titolo italiano: MARTIN IL MARZIANO

Produzione: 1999 - USA, Walt Disney Pictures, col., 93 min.
Regia: Donald Petrie
Sceneggiatura: Deanna Oliver, Sherry Stoner dalla serie televisiva ideata da John L. Greene
Effetti speciali: Available Light Limited, Dream Quest Images, Station X Studios LLC, Tippett Studio
Musica: John Debney, Danny Elfman
Interpreti: Christopher Lloyd, Jeff Daniels, Elizabeth Hurley, Daryl Hannah, Wallace Shawn, Christine Ebersole, Michael Lerner, Ray Walston, Shelley Malil, Jeremy Hotz
Tim O'Hara, giornalista da tempo alla ricerca di uno scoop che possa metterlo in buona luce presso il suo direttore, è testimone della caduta di un'astronave extraterrestre. Il marziano precipitato sulla Terra, assunte sembianze umane, si introduce nel portabagagli della macchina di O'Hara e si installa in casa sua fingendo di fronte a tutti di essere suo zio Martin. Il giornalista vorrebbe divulgare l'identità dell'alieno, ma questi, che intende riparare al più presto l'astronave e ripartire, vanifica ogni suo tentativo.

Christopher Lloyd interpreta l'extraterrestre che precipita sulla spiaggia di Santa Barbara ed assume umana sembianza. Il marziano, all'inizio, ci viene presentato nel suo aspetto reale: una cratura tentacolata dall'occhio a palla. Nel suo aspetto umano Martin conserva poteri strabilianti (è capace di far levitare gli oggetti) e due antenne retrattili poste sulla sommità della testa.

Operazione puramente commerciale che intende andare sul sicuro rispolverando il successo della serie televisiva "My Favorite Martian" interpretata dal 1963 al 1966 da Ray Walston al quale il regista Donald Petrie riserva un simpatico cameo.

Un film per famiglie, ben confezionato, con un buon cast, che, tuttavia, non lascia un durevole ricordo. Conferma, semmai, il fenomeno di una sempre più preoccupante povertà di idee da parte degli sceneggiatori americani e di uno spreco di effetti speciali. L'indubbia professionalità hollywoodiana riesce sempre meno a salvare remake o riproposte di soggetti già dimenticati o non più attuali.
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