STARGATE
 
Produzione: 1994 - Francia/USA, Carolco Pictures Inc./Centropolis Film Productions/Le Studio Canal plus, col., 121 min.
Regia: Roland Emmerich
Sceneggiatura: Dean Devlin, Roland Emmerich
Effetti speciali: Patrick Tatopoulos, Kleiser-Walczak Construction Co.
Musica: David Arnold
Interpreti: Kurt Russell, James Spader, Jaye Davidson, Viveca Lindfors, Alexis Cruz, Mili Avital, Leon Rippy, John Diehl, Carlos Lauchu, Erick Avari, Gianin Loffler, French Stewart, Djimon Hounsou, Christopher John Fields
Nel 1929, durante una campagna di scavi nella piana di Giza, in Egitto, un archeologo americano porta alla luce uno strano manufatto, un enorme, perfetto anello metallico del diametro di alcuni metri, con misteriose incisioni in rilievo disposte ad intervalli regolari sulla circonferenza. In quella stessa occasione, la figlioletta del ricercatore trova lì accanto, nella sabbia, una antica collana, con un pendente che raffigura l'occhio di Ra, il dio che la mitologia egizia considerava il creatore, capace di viaggiare attraverso le acque del cielo sulla sua nave. Molti anni dopo, ai giorni nostri, l'ex bimbetta, oramai anziana studiosa, contatta Daniel, uno squattrinato ma genialoide giovane egittologo (Spader), offrendogli l'incarico di tradurre alcuni indecifrabili geroglifici. Si tratta naturalmente delle scritte incise sul colossale anello, che Daniel, con geniale intuizione, riconosce quali simboli di costellazioni celesti, necessarie a tracciare una precisa rotta nello spazio per coloro che oseranno attraversare lo "Stargate", la "porta delle stelle". L'anello si rivela parte di un incredibile sistema di trasporto, in sostanza un trasmettitore di materia su scala cosmica, che smaterializza i viaggiatori ricomponendoli sul pianeta di destinazione, dove usciranno da una porta identica a quella varcata partendo, con una transizione praticamente istantanea. Una spedizione militare guidata dal colonnello O'Neil, cui Daniel si unisce, approda su un arido pianeta, dalle cui sabbie emerge un colossale tempio dall'architettura tipicamente egizia, sormontato da una piramide. Gli esploratori scoprono nei pressi una popolazione umana, discendente delle genti del Nilo, che vive nel timore di Ra, l'essere divino della mitologia, il quale li ha trapiantati in quel luogo lontano. Ra non è un dio, ma un crudele alieno, l'ultimo della sua razza, che grazie alla sua superiore tecnologia si è reso praticamente immortale, e tiranneggia gli umani, mantenendoli soggiogati col terrore della sua collera perchè non si ripeta la rivolta che in tempi remoti lo costrinse ad abbandonare la Terra. L'impari scontro tra i nuovi venuti e l'alieno, con la sua gigantesca astronave e le sue truppe dall'armamento superiore, volge rapidamente al peggio. Quando tutto sembra perduto, il soccorso giunge dalle genti locali, il cui spirito di libertà, ridestato dall'arrivo dei terrestri, si rivela più forte dell'ancestrale terrore suscitato dal dio. Schiacciato dal numero Ra tenta la fuga, ma un ordigno nucleare speditogli dietro dal colonnello O'Neil, lo elimina definitivamente. I superstiti torneranno sulla Terra, tranne Daniel, che sul pianeta senza nome ha trovato l'amore.

Scritto e diretto da Roland Emmerich, un regista che sin dalle sue prime opere europee ha dimostrato di curare molto l'originalità dei propri soggetti, il film rielabora con intelligenza l'idea non nuovissima di un trasmettitore di materia usato come mezzo di trasporto, costruendovi intorno una storia di "archeologia spaziale" di sicuro effetto in cui - come in 2001 odissea nello spazio - si insinua che la scintilla iniziale della civiltà umana sia stata fatta scoccare da un intervento alieno (là il monolite, qui Amon-Ra). Notevole il contributo degli interpreti, su tutti Kurt Russell, al successo della pellicola, testimoniato anche dalla nascita di un bel serial televisivo, "Stargate - SG1", che ha superato le 80 puntate.

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