ALIENATOR
  
Produzione: 1989 - USA, Moonstone Pictures/Image Entertainment Inc., col., 90 min.
Regia: Fred Olen Ray
Sceneggiatura: Paul Garson
Effetti speciali: Mark Williams
Musica: Michael Bishop, Chuck Cirino
Interpreti: Jan-Michael Vincent, John Phillip Law, Dyana Ortelli, Ross Hagen, P.J. Soles, Leo Gordon, Richard Wiley, Robert Clarke, Robert Quarry, Jesse Dabson, Fox Harris, Teagan Clive, Dawn Wildsmith, Hoke Howell, Joseph Zimmerman, Jay Richardson, Dan Golden, Kathy Brett, Joseph Pilato, Jeffrey C. Hogue, Grant Austin Waldman
In un lontanissimo penitenziario orbitante nello spazio profondo sta per essere eseguita la sentenza nei confronti di Kol (Hagen), un super criminale condannato a morte per strage. Ma un alto ufficiale che considera la pena capitale eccessiva e crudele interrompe l'esecuzione, e della insperata dilazione subito approfitta il detenuto, che inscena una spettacolare evasione. Il volo precipitoso della navetta spaziale di Kol si interrompe nei pressi di un bel pianeta (ovviamente la Terra), dove il fuggiasco decide di nascondersi. Sbarcato nelle foreste del Nord America, Kol si unisce ad un gruppo di giovani campeggiatori guidato da Ward Armstrong (Law). Tutti, umani e alieno, dovranno però difendersi dalla caccia feroce dell'Alienator, una androide-killer (Clive) che il vendicativo comandante della prigione (Vincent) ha scagliato sulle tracce di Kol, con la direttiva di eliminare a qualunque costo l'autore dell'eccidio in cui hanno perso la vita i suoi cari.

Il prolifico Fred Olen Ray realizza, con gli abituali scarsi mezzi, un'opera che guarda da lontano un classico come Terminator, proponendo - fatte le debite proporzioni - lo stesso tipo di azione serrata e incessante, ed il cui limite forse risiede nella sceneggiatura, certo non altrettanto valida di quella del film di Cameron.
Il ruolo del cyborg femmina Alienator è sostenuto da Teagan Clive, una colossale body builder piuttosto nota nel mondo del culturismo, che nella seconda metà degli anni '80 è apparsa in una decina di pellicole, tra cui Sinbad, (1989) del nostro Enzo G. Castellari.

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