UN DELITTO POCO COMUNE
  
Produzione: 1988 - Italia, Globe Films/Tandem Cinematografica, col., 90 min.
Regia: Ruggero Deodato
Sceneggiatura: Gigliola Battaglini, Gianfranco Clerici, Vincenzo Mannino
Effetti speciali: Cataldo Galliano
Musica: Pino Donaggio
Interpreti: Michael York, Edwige Fenech, Donald Pleasence, Mapi Galán, Fabio Sartor, Renato Cortesi, Antonella Ponziani, Carola Stagnaro, Daniele Brado, Caterina Boratto, Lewis E. Ciannelli, Renata Dal Pozzo, Giovanni Lombardo Radice, Gianni Franco, Marino Masé, Achille Brugnini, Giovanni Tamberi, Loris Loddi, Hal Yamanouchi, Diego Verdegiglio, Raffaella Baracchi, Emi Valentino

L'affermato pianista Robert Dominici (Michael York) apprende di aver contratto una rarissima malattia che affretta la corruzione dei tessuti e provoca un precoce e irreversibile invecchiamento. Sconvolto dalla notizia e nel vano tentativo di mantenerla segreta, dapprima uccide la dottoressa Pesenti che gli ha diagnosticato il male e poi la fidanzata Susanna, per la quale non nutre ormai più alcun affetto. Il commissario Datti (Donald Pleasence) costruisce l'indagine partendo dall'arma del delitto, una spada da samurai che lascia supporre nell'omicida una passione per le arti marziali. E i suoi sospetti cadono tanto su Dominici quanto sull'amico di questi Davide poiché entrambi avevano intrecciato con Susanna una turbolenta relazione sentimentale ed entrambi sono cultori di discipline orientali. Ma Datti è sviato dalle confuse parole di alcuni testimoni che discordano diametralmente sull'età del presunto assassino. Dominici, nel frattempo, sfugge la scena pubblica e cerca rifugio presso la madre a Venezia. Reso folle e irriconoscibile dalla malattia, nasconde il volto dietro una maschera e medita di uccidere anche l'amante Helene (Edwige Fenech) che da lui aspetta un bambino...

Ruggero Deodato rielabora la traccia di Jekyll/Hyde inserendola nel contesto di un thriller alla Dario Argento. Originale nell'idea e soffuso di insolite atmosfere melanconiche, il film non è tuttavia pienamente risolto sul piano artistico e la poco ispirata sceneggiatura imbriglia gli ottimi Pleasence e York rendendoli visibilmente incerti sullo schermo.

Il film è conosciuto anche con i titoli:
- La casa di Via Rubens
- Squilibrio
- Off Balance
- Phantom of Death.

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