IL GIORNO PRIMA
Produzione: 1987 - Italia/Francia/Canada, Cinecittà/Cristaldifilm/Alliance Entertainment/Les Films Ariane/RAI/Séléna Audiovisuel, col., 107 min.
Regia: Giuliano Montaldo
Sceneggiatura: Piero Angela, Jeremy Hole, Giuliano Montaldo, Brian Moore
Musica: Ennio Morricone
Interpreti: Ben Gazzara, Kate Nelligan, Burt Lancaster, Kate Reid, Ingrid Thulin, Erland Josephson, Cyrielle Claire, William Berger, Jean Benguigui, Andréa Ferréol, Lavinia Segurini, Flavio Bucci, Zeudi Araya, Amy Webra, Andrea Occhipinti, Alfredo Pea, Dean Magri, Achille Brunini, Helmut Hagen, Emilia Cecchi, Carlotta De Furlani, Gianfranco Stoppani, Peter Boon, Enzo Spitaleri, Carlo Panchetti, Jan Olaf Larsson, Christina Romagnoli, Gudrun Schmeissner
Il professor Monroe (Burt Lancaster) è incaricato di studiare il comportamento di quindici volontari che per tre settimane verranno isolati dal resto del mondo in un bunker costruito da una società di Francoforte. Il gruppo, composto da persone di diversa nazionalità e di diverso ceto sociale, partecipa all'esperimento dietro compenso; ad un ingegnere è affidato il compito di esserne il portavoce, ad un giornalista quello di registrare la cronaca. Il temporaneo malfunzionamento dell'impianto di aerazione suscita i primi problemi, ma i guai seri cominciano quando la televisione trasmette la notizia di un tragico incidente occorso ad un sottomarino atomico che ha sganciato un missile contro l'Europa: mentre il teleschermo trasmette scene di panico, alle porte del rifugio una massa di sfollati sembra invocare aiuto. I quindici volontari, consapevoli del rischio delle radiazioni, entrano in conflitto circa l'opportunità di ospitare quella gente disperata e presto alcuni di loro cadono preda del terrore. Quando all'interno del bunker si profila una tragedia, le porte vengono aperte e gli uomini del professor Monroe comunicano che l'esperimento è terminato. Non c'è stata nessuna minaccia atomica, ma i componenti del gruppo, tornati alla vita di tutti i giorni, non sapranno cancellare quella dura esperienza.

Un test su un microcosmo di umanità prigioniera della paura in un soffocante ambiente che dovrebbe garantire la salvezza: pur non essendo nuovo, il tema è sviluppato da Montaldo in chiave drammatica e senza molte concessioni allo spettacolo. Il taglio televisivo (il film fu prodotto per la TV) conferisce alla storia la secchezza di una cronaca documentaristica ed il cast di ottimi professionisti sa ritrarre con sensibilità l'allucinante condizione psicologica dei personaggi, dapprima comunissimi cittadini borghesi e poi, a mano a mano che il dubbio cresce, individui abbrutiti in lotta contro le proprie convinzioni o pateticamente abbandonati alla cieca follia.

Titolo americano: Control.
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