THE STUFF
  
Titolo italiano: IL GELATO CHE UCCIDE - STUFF
Produzione: 1985 - USA, Larco Productions/New World, col., 93 min.
Regia: Larry Cohen
Sceneggiatura: Larry Cohen
Effetti speciali: Bret Culpepper
Musica: Dwight Dixon, Anthony Guefen
Interpreti: Michael Moriarty, Andrea Marcovicci, Garrett Morris, Paul Sorvino, Scott Bloom, Danny Aiello, Patrick O'Neal, James Dixon, Alexander Scourby, Russell Nype, Gene O'Neill, Catherine Schultz, James Dukas, Peter Hock, Colette Blonigan, Frank Telfer, Brian Bloom, Harry Bellaver, Brooke Adams, Laurene Landon, Tammy Grimes, Abe Vigoda, Clara Peller

Una grossa azienda alimentare incarica la spia industriale David Rutherford di scoprire la formula segreta del nuovo gelato "The Stuff" che, da poco immesso sui mercati, ha fatto crollare vertiginosamente le vendite degli altri prodotti. Artefici del miracolo commerciale sono stati due semplici minatori che hanno scoperto una strana gustosissima sostanza cremosa fuoriuscita da una crepa della miniera: confezionato a dovere, il gelato va letteralmente a ruba e sembra che la gente si prodighi per convincere ad acquistarlo chi ancora non l'ha assaggiato. Con il provvidenziale aiuto di Jason, un ragazzo intelligente, Rutherford, che non brilla per acume, scopre che lo "Stuff", una volta ingerito, agisce sul cervello del consumatore svuotandolo della propria personalità e trasformandolo in una specie di automa. Lo "Stuff" è, forse, l'inizio di una terribile aggressione pilotata da una mente sconosciuta e i due protagonisti devono agire al più presto per salvare l'umanità, nonostante gli ostacoli frapposti dalla stupidità di un gruppo di militari.

La storia ricalca, nelle linee essenziali, quella di una delle tante invasioni extraterrestri degli americani anni '50 (pensiamo all'illustre esempio dell'Invasione degli ultracorpi) che suggerivano il rovesciamento dell'ordine costituito nella manipolazione delle coscienze, nello sdoppiamento e nell'alterazione dei comportamenti borghesi. Ma mentre in passato la metafora scaturiva dalle tensioni internazionali della guerra fredda e dalla psicosi del "pericolo rosso", in questo film il racconto allude al consumismo, minaccia tra le più subdole e coinvolgenti del nostro tempo.

Larry Cohen gode di buon credito presso la critica e il pubblico americano e - bisogna riconoscerlo - questo film è originale e riuscito, nonostante sia realizzato con pochi mezzi.
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