WORLD WAR III
Produzione: 1981 - USA, NBC, col., 200 min.
Regia: David Greene, Boris Sagal
Sceneggiatura: Robert L. Joseph

Effetti speciali: Charles E. Dolan

Musica: Gil Melle
Interpreti: David Soul, Brian Keith, Cathy Lee Crosby, Rock Hudson, Jeroen Krabbé, Robert Prosky, Katherine Helmond, James Hampton, Harry Basch, Frank Dent, Rick Fitts, John Lehne, Marcus K. Mukai, William Traylor, Lee Wallace, Kai Wulff, Richard Yniguez, Anthony Pullen Shaw, Steve Tannen, Jerry Hardin, Michael Fairman, Bob Minor, Meeno Peluce, Donegan Smith, Liz Sheridan, Bruce Winant, Joe Sagal, Susan Niven, Thomas Hill, Robert O'Reilly, Joseph G. Medalis, Herb Jefferson Jr., Anne Gerety, Art Evans, Brad Blaisdell, Lesley Woods
Stati Uniti e Russia sono ai ferri corti: dopo che Washington ha decretato l'embargo nei confronti dei sovietici, Mosca decide un blitz inviando in Alaska un reparto di paracadutisti per impadronirsi di un oleodotto. L'incursione coglie di sorpresa il governo americano e mentre lo stato maggiore caldeggia un'esemplare risposta armata, il presidente Thomas McKenna intavola una febbrile trattativa con il governo russo per scongiurare la terza guerra mondiale.

Prodotto per la televisione, il film ripropone i temi della guerra fredda raccontando, con taglio semidocumentaristico, una ipotetica crisi tra le due superpotenze. Il ritratto dei protagonisti nelle cui mani è riposto il destino del mondo, la schematizzazione delle contrapposte ragioni dei "falchi" e delle "colombe", la crescente tensione che la storia dovrebbe comunicare allo spettatore, i meccanismi del "racconto verità" inframezzato con la "soap opera", anticipano di un paio d'anni il più fortunato The Day After - Il giorno dopo ma, in quanto a contenuti, arrivano con notevole ritardo rispetto alla fantapolitica di A prova d'errore.
Tra i numerosi interpreti meritano di essere ricordati Rock Hudson, nel ruolo del presidente americano, e Brian Keith, in quello del generale Gorny: il primo alle sue ultime prove, il secondo chiamato ad impersonare un russo come già gli era accaduto in
Meteor.

La lavorazione del film fu funestata dalla morte del regista Boris Sagal durante le riprese in Alaska.
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