TERMINATOR 2
Produzione: 1989 - Italia, Scotti Bros, col., 90 min.
Regia: Vincent Dawn (Bruno Mattei)
Produttore: Franco Gaudenzi
Sceneggiatura: Clyde Anderson (Claudio Fragasso)
Effetti speciali: Francesco e Gaetano Paolocci
Musica: Carlo Maria Cordio
Interpreti: Christopher Ahrens, Haven Tyler, Geretta Giancarlo Field, Tony Lombardo, Mark Steinborn, Clive Riche, Dominica Coulson, Massimo Vanni
Nel 2020, Venezia è una città ormai morta e semiaffondata. Nei convegni scientifici gli studiosi si interrogano sulle possibilità di sopravvivenza dell'uomo in un ambiente minato dall'inquinamento.
Una squadra composta da tecnici e agenti ha l'incarico di scoprire cosa sia accaduto ad una equipe scientifica che, impegnata a vagliare le possibili misure per salvare il salvabile, da tempo sembra scomparsa nel nulla. Il gruppo raggiunge il laboratorio nel quale i tecnici lavoravano, ma non incontra alcun superstite, tranne, nascosta in un groviglio di tubature, una bambina terrorizzata che delira sul massacro della sua famiglia e su alcune misteriose presenze. Gli uomini scoprono ben presto che l'incubo della ragazzina nasconde una terribile verità: a causa del progressivo degrado ambientale (complice un prestigioso complesso industriale), una serie di alterazioni genetiche ha originato spaventose creature mutanti assetate di sangue che strisciano nell'ombra ed emergono dai fondali melmosi in cerca di nuove prede.

Bruno Mattei, con lo pseudonimo di Vincent Dawn, intende colpire di sorpresa lo spettatore confondendo, all'inizio, le immagini di Venezia con quelle di un apocalittico prossimo futuro. L'originalità del film non va però oltre questo stridente contrasto. Le creature ideate dai fratelli Paolocci, visibilmente di gomma, e i richiami ad Aliens scontro finale e Terminator (furbescamente, ma in maniera del tutto arbitraria, citato nel titolo) che scadono nella grossolana scopiazzatura, deludono anche la platea più ben disposta.

Negli USA il film è distribuito con il titolo Shocking Dark.
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