OUTLAND
  
Titolo italiano: ATMOSFERA ZERO
Produzione: 1981 - USA, The Ladd Company/Warner, col., 110 min.
Regia: Peter Hyams
Sceneggiatura: Peter Hyams
Effetti speciali: John Stears
Musica: Jerry Goldsmith
Interpreti: Sean Connery, Peter Boyle, Frances Sternhagen, James B. Sikking, Kika Markham, Clarke Peters, John Ratzenberger, Steven Berkoff, Nicholas Barnes, Manning Redwood, Pat Starr, Hal Galili, Angus MacInnes
Bill O'Neil (Connery) è un incorruttibile ufficiale della polizia federale, la cui intransigenza ha finito per alienargli le simpatie dei superiori. Questo gli ha procurato una infinita serie di incarichi sgradevoli e disagiati nei luoghi più desolati del sistema solare. Nominato capo della sicurezza della Con-Am 27, una miniera di titanio dislocata su Io, uno dei satelliti di Giove, O'Neil deve fronteggiare una grave crisi familiare, perchè la moglie, stanca della vita errabonda, decide di abbandonarlo e tornare sulla Terra con il loro bambino.
Mentre sta risolvendosi a lasciare l'incarico ed a seguire la sua famiglia, l'ufficiale scopre un grosso traffico di droga organizzato dalla compagnia proprietaria della miniera, che riesce a mantenere altissime le quote di produzione del minerale tenendo i propri operai nel paradiso artificiale che procura loro. Quando il responsabile locale della compagnia si rende conto che O'Neil ha scoperto il gioco, avverte la direzione sulla Terra, da dove subito parte una coppia di sicari professionisti con l'ordine di eliminarlo. A sua volta il poliziotto viene a sapere dell'arrivo dei killer e cerca di organizzarsi a difesa, ma scopre che il potere della compagnia gli ha messo contro amici e subalterni. O'Neil però non si lascia intimorire, e affronta da solo gli assassini.
Mezzogiorno di fuoco nello spazio. Il film di Hyams richiama tutte le tematiche del western-capolavoro di Zinneman: il tutore della legge abbandonato prima dalla moglie e poi dagli amici, la solitudine, i dubbi, le paure, l'attesa dell'arrivo dei killers, di fronte ai quali orgogliosamente rifiuta di fuggire, il liberatorio confronto finale. Grandi atmosfere ed elevata suspence in un film ben realizzato, impreziosito da un Connery d'annata.
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