RAGE
  

Titolo italiano: LA NOTTE DEL FURORE

Produzione: 1972 - USA, Warner, col., 99 min.
Regia: George C. Scott
Sceneggiatura: Dan Kleinman, Philip Friedman dall'omonimo romanzo di Philip Friedman
Effetti speciali: Paul Lombardi, Joe Lombardi
Musica: Lalo Schifrin
Interpreti: George C. Scott, Richard Basehart, Martin Sheen, Barnard Hughes, Kenneth Tobey, Paul Stevens

Dan Laugan, proprietario di un piccolo allevamento, accompagna in ospedale il figlio Chris che, rientrando da un pascolo montano, ha accusato uno strano malore. Dopo le prime analisi, il dottore preposto al caso viene inspiegabilmente sostituito da un medico militare e tanto Chris che Dan sono urgentemente trasferiti in un reparto di isolamento. Quando, nonostante le cure, il ragazzo muore, il dottor Caldwell rivela al padre il terribile incidente che ha provocato la tragedia: contravvenendo agli ordini ricevuti e mosso da amicizia e da pietà, egli spiega che Chris ha respirato un gas tossico e contagioso, disperso per errore durante un'esercitazione militare in un luogo che si credeva disabitato. Poiché Dan è ancora vivo, le autorità hanno deciso di tenerlo in osservazione per studiare gli effetti e l'escalation del contagio. Sconvolto dal dolore e sapendo di essere comunque condannato, l'uomo fugge dall'ospedale e progetta di distruggere lo stabilimento chimico che ha prodotto il gas. Dan riesce a penetrare a bordo di un camion all'interno della fabbrica, ma, ormai sopraffatto dal virus mortale, non ha tempo per innescare l'esplosivo.

Attore di gran temperamento, George C. Scott ha dato le prove migliori alle prese con ritratti anticonvenzionali, ribelli e sanguigni e non c'è da meravigliarsi che il soggetto di Rage - riadattato poi in romanzo da Philip Friedman - abbia destato il suo interesse al punto da dirigerlo e interpretarlo. La storia aveva buoni elementi per sviluppare nel dramma del protagonista una riflessione critica (già avvertita in quegli anni) sulle più sconsiderate scelte di Stato dettate dalla gara per la supremazia politica e militare nel mondo e sui danni all'ambiente prodotti da una incontrollabile sperimentazione scientifica.

Le ragioni dell'insuccesso commerciale del film sono generalmente riconosciute nella tendenza di Scott-regista ad enfatizzare le situazioni drammatiche con una poco controllata tecnica di ripresa rallentata che appesantisce il racconto e ne spegne la tensione.
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