JÁ, SPRAVEDLNOST
  
Produzione: 1967 - Cecoslovacchia, Filmové studio Barrandov, b/n, 88 min.
Regia: Zbynek Brynych
Sceneggiatura: Zbynek Brynych, Milos Macourek, Milan Nejedlý dal soggetto di Miroslav Hanus
Musica: Jirí Sternwald
Interpreti: Karel Höger, Angelica Domröse, Jirí Vrstála, Fritz Dietz, Jindrich Narenta, Karel Charvat, Otto Sevcík, Jindrich Blazicek, Karel Peyr, Rudolf Macharovsky, Oldrich Stodola
Collocabile nel genere della "storia alternativa", Já, spravedlnost immagina che Adolf Hitler non sia morto suicida nel bunker di Berlino, ma sia stato rapito da un gruppo di ufficiali tedeschi decisi a fargli scontare la colpa di aver condotto la Germania alla disfatta. La vicenda si svolge nei giorni del processo di Norimberga. Hitler, recluso in un sanatorio e tenuto in completo isolamento, viene sottoposto ad una durissima tortura psicologica: i suoi carcerieri lo processano e lo condannano a morte per ghigliottina, ma per prolungarne l'agonia fisica e mentale sospendono il verdetto più volte e più volte gli annunciano l'esecuzione della condanna. Un medico, costretto ad occuparsi del prigioniero, è inorridito da questa maniera di concepire la giustizia ed è mosso a pietà verso quell'uomo ormai ridotto al fantasma di se stesso.
Film rapidamente dimenticato che la critica del tempo ha giudicato una stravagante e pretenziosa drammatizzazione psicologica sull'uomo comune chiamato a misurarsi con la storia recente e con dilemmi morali di portata universale.

Titolo tedesco: Als Hitler den Krieg überlebte.
Titolo internazionale: I, Justice.

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