LA DONNA, IL SESSO E IL SUPERUOMO
Produzione: 1967 - Italia, Summa Cinematografica/Procinex, col., 83 min.

Regia: Sergio Spina

Sceneggiatura: Sergio Spina, Furio Colombo, Ottavio Jemma
Musica: Sandro Brugnoli

Interpreti: Richard Harrison, Judi West, Adolfo Celi, Gustavo D'Arpe, Silvio Bagolini, Gislaine Barbot, Enzo Fiermonte, Fabienne Fabre, Aldo Bonamano, Anita Cortinovis, Manlio De Angelis, Arturo Dominici, Giacomo Furia, Nino Fuscagni, Virginio Gazzolo, Mickey Knox, Giulio Maculani, Renzo Marignano, Sandro Moretti, Giancarlo Sisti, Gino Turrini, Federico Valli, Nino Vingelli

Dopo aver trascorso la sera a casa di Deborah, modella e interprete di "caroselli" pubblicitari, Richard Werner viene rapito e portato nella sede di una misteriosa ditta svizzera, la Fantabulous Inc., diretta dal dottor Von Beethoven. L'austero direttore tedesco gli mostra un avveniristico laboratorio nel quale, con l'ausilio di un gigantesco cervello elettronico (modello "SS" cioè... Servus Servorum) e in collaborazione con il professor Krone, esperto in biofisica, intende manipolare il cervello umano mirando alla creazione dell'individuo perfetto. Werner, che è stato scelto come "materia prima", tenta invano la fuga e, sottoposto ad una dolorosa operazione, è trasformato in automa obbediente dotato di forza e intelligenza superiori. Soddisfatto delle prestazioni di Werner, ribattezzato - in onore al primo esperimento fallito - Mayer "numero di matricola F17", Von Beethoven gli ordina di rubare il "plasma atomico", la rivoluzionaria energia assoluta scoperta nell'Atomic Center di Ginevra, per dimostrare ai comandi militari delle varie nazioni le capacità del superuomo e convincerli ad acquistarne un esemplare. Il ragionamento di Von Beethoven è semplice e persuasivo: il cittadino comune, minacciato dalla criminalità e dalle sempre più frequenti dimostrazioni di piazza, ha bisogno di nuovi difensori dell'ordine che si rivelino invincibili e incorruttibili. La Fantabulous offre la soluzione giusta e sta già iniziando a diffondere nell'opinione pubblica il suo messaggio di sicurezza sociale attraverso una serie di spot pubblicitari nei quali appare l'eroico difensore della legge. Ma durante la presentazione di uno di questi "caroselli", F17 va in tilt risconoscendo sullo schermo la fidanzata Deborah: riacquistata la propria personalità, Richard ingaggia l'ultima battaglia contro Von Beethoven, Krone e il suo cervello elettronico.

Von Beethoven (il bravo Adolfo Celi) ha il culto della razza superiore, ma è circondato da personale "inferiore": i suoi sicari si aggirano nella notte con gli occhiali da sole ed impiegano più di un quarto d'ora per decidersi a rapire l'indifeso Werner; la sua assistente si esprime in rima per vincere la balbuzie; il professor Krone, mutilato delle mani, storpia bizzarramente le parole... Il superuomo (l'incolore Richard Harrison) è tipica figura da fumetto anni '60: dovendo riunire le caratteristiche dei vari Zorro, Superman, Paperino e dei pistoleri del Far West, è invulnerabile alle pallottole e ai lanciafiamme; vola indossando mascherina, tuta e mantellina; ha cuore d'acciaio e niente cervello... Deborah (la divertente Judi West) è la tipica ragazza-sprint: svampita, sexy e dinamica, fa sballare con la sua semplice presenza il piano architettato nei minimi particolari dal diabolico Von Beethoven...

Scandito da crudi spezzoni tratti da documentari di attualità e raccontato alla maniera di una filastrocca, il film smorza il "messaggio" di protesta con umorismo da parodia: una impostazione ironica, provocatoria e originale per gli anni '60, ma che oggi mostra i segni del tempo.

La donna, il sesso e il superuomo fu presentato alla XXXI edizione del Festival di Locarno e fu distribuito anche con il titolo Fantabulous.
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