2 + 5 MISSIONE HYDRA
Produzione: 1965 - Italia, Golden Motion Pictures/Sarda Cine Service, col., 89 min.

Regia: Pietro Francisci

Sceneggiatura: Pietro Francisci dal soggetto di Fernando Paolo Girolami
Musica: Nico Fidenco

Interpreti: Leonora Ruffo, Anthony Freeman (Mario Novelli), Roland Lesaffre, Kirk Morris (Adriano Bellini), Alfio Caltabiano, Leontine May, Fernando Angeli (Nando Angelini), Giovanni De Angelis, Mirella Pamphili, John Sun, Gordon Mitchell, Leontine Snel

Il 14 giugno 1964 i giornali italiani danno notizia dell'avvistamento di un UFO da parte di un contadino nella zona terremotata di Morino. Il professor Solmi, insieme alla figlia Luisa e all'assistente Baldi, convocato sul luogo per studiare l'origine di una strana macchia che sembra aver corroso il terreno, scopre, quella stessa notte, un "vuoto radioattivo" che colma una cavità nel sottosuolo. Il fenomeno è dovuto alla presenza di un'astronave della costellazione Hydra scesa sulla Terra per capire se il progresso scientifico dell'uomo può minacciare la pace nell'universo e rimasta sulla Terra a causa di un'avaria.
Phena, la ragazza che guida la spedizione extraterrestre, colpita dalla genialità di Solmi, lo costringe insieme a Baldi a lavorare alla riparazione della nave spaziale, tenendo Luisa e due tecnici della sezione geologica in ostaggio. Fallito tragicamente un tentativo di avvertire la polizia (le mosse di ciascun ostaggio sono sorvegliate da Phena e da due suoi assistenti attraverso congegni videotrasmittenti), l'astronave con a bordo il professore e i prigionieri decolla verso Hydra. Il viaggio avviene ad una velocità infinitamente superiore a quella della luce e in un paio di giorni terrestri potrebbe concludersi se una ribellione dei prigionieri non facesse deviare la rotta verso un pianeta sconosciuto.
Scampato all'aggressione delle creature scimmiesche di quel mondo, il gruppo riprende il volo verso Hydra, ma la scoperta di una navicella sovietica abbandonata nello spazio lo spinge nuovamente sulla Terra per scoprire cosa sia accaduto. La velocità dell'astronave di Hydra ha coperto un numero incalcolabile di anni terrestri: il nostro pianeta appare, adesso, un cumulo di macerie a seguito di una catastrofe nucleare. Tutti si convincono che è necessario raggiungere Hydra, ma il ritardo accumulato nel viaggio ha fatto sì che anche Hydra sia cambiato: i suoi severi governanti hanno preferito abbandonarlo in cerca di una nuova patria, lasciandolo ai reietti, a coloro che non sono stati ritentuti degni di continuare la specie. Con questa gente, Phena e i terrestri, ormai uniti da tante prove, daranno inizio ad una nuova civiltà.

Pietro Francisci, dopo aver dato lustro al filone "storico" ed inaugurato il peplum, esordisce nella fantascienza con una storia che percorre più di una strada prima di scegliere dove dirigersi. Il film, di conseguenza, appare un po' confuso e ambizioso, non tanto per gli effetti speciali che sono inesistenti quanto per il tentativo di rileggere i momenti tipici della fantascienza spaziale ora con i toni della commedia ora con quelli del melodramma all'italiana. La visita in Italia degli extraterrestri, permette al regista di fotografare una Roma da cartolina (...anche quando si tratta di mostrarla distrutta, Francisci inquadra fondali con la Fontana dei Fiumi o San Pietro, tenendo a precisare, con una certa ironia, che il Colosseo è rimasto intatto). Quando deve spiegare quale sia la vita su Hydra, ci racconta che nella lontana costellazione c'è un istituto di genetica che decide gli accoppiamenti per garantire il perfezionamento della razza e che ci si nutre con pillole che allontanano la fame per almeno una settimana.
Tra i vari personaggi che si muovono sullo schermo (ci sono anche alcune fanatiche spie cinesi e un infelice schiavo sopravvissuto all'ibernazione) il personaggio di Luisa (Leontine May) è forse quello più interessante. Figlia di uno scienziato, vuole fare del cinema e in attesa di grosse occasioni si adatta a fare per Francisci (che in un impeto narcisistico fà la parodia di se stesso) un demenziale "carosello" per dei sali da bagno; ragazza estroversa e dinamica ama improvvisarsi investigatrice, adora lo shake e i rigatoni (rifiuta con fermezza le pillole nutrizionali che Phena e i suoi vorrebbero servirle a pranzo); ragazza romantica, finirà col preferire al borghese Baldi il tenebroso Ben (l'uomo di Hydra interpretato da Kirk Morris alias Adriano Bellini e Maciste nostrano).
Gordon Mitchell, nel ruolo di Murdu, governatore di Hydra, appare per una manciata di secondi a mezzo busto, nello schermo circolare dell'astronave di Phena, ma il suo volto scheletrico filtrato dal color seppia rimane impresso nella memoria.
In America ha per titolo Star Pilot.
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