THE LITTLE SHOP OF HORRORS
  
Titolo italiano: LA PICCOLA BOTTEGA DEGLI ORRORI
Produzione: 1960 - USA, Allied Artists Television/Filmgroup/Santa Clara Productions, b/n, 70 min.
Regia: Roger Corman
Sceneggiatura: Charles B. Griffith
Musica: Fred Katz
Interpreti: Jonathan Haze, Jackie Joseph, Mel Welles, Dick Miller, Myrtle Vail, Tammy Windsor, Toby Michaels, Leola Wendorff, Lynn Storey, Wally Campo, Jack Warford, Merri Welles, John Shaner, Jack Nicholson, Dodie Drake, Charles B. Griffith
Il fioraio Gravis Mushnick (Mel Welles) è sul punto di licenziare il giovane apprendista Seymour (Jonathan Haze), ma decide di offrirgli un'ultima possibilità quando questi gli dice di aver prodotto l'ibrido di una nuova pianta che sicuramente attirerà la curiosità della clientela. La pianta - ribattezzata "Audry Jr." dal nome della ragazza dei suoi sogni - in realtà è piuttosto bruttina, ma fiorisce improvvisamente bella e rigogliosa quando Seymour, graffiatosi un dito, la bagna, inavvertitamente, con una goccia di sangue. Comprendendo che il suo posto di lavoro è legato alla fioritura di una pianta vampira, il giovane è costretto, da quel momento, a procurare sempre nuovo cibo ad "Audrey Jr.". Un uomo accidentalmente investito da un treno, un ladro, un sadico dentista e un'insopportabile prostituta danno, in rapida sequenza, nuovo vigore alla pianta: gli affari vanno a gonfie vele e Mushnick, pur avendo scoperto la verità, si guarda bene dal denunciare il giovanotto. Ma la polizia ha qualche sospetto e, in occasione di una manifestazione dei floricultori, trova la soluzione del mistero nelle gemme della pianta in piena fioritura che riflettono i lineamenti delle persone scomparse. Seymour, ormai smascherato, si arma di coltello e si getta sul vegetale.

Nel suo libro "Come ho fatto cento film ad Hollywood senza mai perdere un dollaro", Roger Corman smentisce che il film sia stato improvvisato sul set ma conferma che fu realizzato in due giorni, pur ricordando che la lavorazione fu completata tra il Natale e il Capodanno del 1959. Le riprese avvennero quasi interamente all'interno di un negozio di piante, riutilizzando l'ambientazione del precedente A Bucket of Blood, e i pochissimi esterni (alla stazione ferroviaria o per le strade notturne del quartiere) sono quelli girati dallo sceneggiatore Charles Griffith nominato, per l'occasione, "regista della seconda unità" che scelse le sue comparse tra vagabondi senza fissa dimora e tra i suoi stessi parenti (padre e nonna compresi).

The Little Shop of Horror è uno dei film più riusciti di Roger Corman e giustamente diventati con il tempo oggetto di culto.
Umorismo e fanta-horror sono felicemente dosati, la pianta carnivora è resa sufficientemente credibile dall'artigianale trucco dei fili di nylon, e Jack Nicholson (nel ruolo dell'impresario di pompe funebri che si sottopone con piacere masochistico al trapano di Seymour che ha appena preso il posto del dentista da poco assassinato) si allena già volonterosamente a ghignare.

Il soggetto fu ripreso per il palcoscenico da Howard Ashman e Alan Menken nel 1982 e nuovamente riadattato sullo schermo da Frank Oz nel 1986 (Little Shop of Horrors).

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