ATLANTIDE
Titolo italiano: L'ATLANTIDE
Produzione: 1921 - Francia, Thalman & Cie, b/n, 196 min.
Regia: Jacques Feyder
Sceneggiatura: Jacques Feyder dall'omonimo romanzo di Pierre Benoit
Interpreti: Stacia Napierkowska, Jean Angelo, Georges Melchior, Marie-Louise Iribe, Paul Francescki, Add-el-Kadr Ben Alì
Il tenente Saint-Avit, in preda al delirio, viene salvato nel deserto e ai soccorritori narra del suo amore impossibile per l'affascinante Antinea, regina di Atlantide: nel regno perduto tra le sabbie del Sahara, la donna fatale tramuta i suoi amanti in statue d'oro ... ma per gli uomini conquistare un suo bacio è impresa che val bene la morte.

Nelle intenzioni di Louis Aubert, che finanziò la pellicola, il film doveva emulare il successo dei kolossal prodotti in quegli anni in Italia (Cabiria, Quo vadis?), ma i risultati, superata una fase di iniziale entusiasmo, furono inferiori alle aspettative.
La lavorazione fu particolarmente sofferta: la scelta di girare gli esterni nel Sahara algerino per dare un impianto realistico alle riprese, comportò una serie di pericoli (compreso un assalto di indigeni) tali da richiedere per la troupe una scorta armata. Al caldo proibitivo e alle malattie (una delle quali fu poi fatale per l'attrice Marie-Louise Iribe) si aggiunsero crescenti spese di produzione e i capricci della diva Stacia Napierkowska, ballerina famosa e già interprete dei Vampiri di Feuillade, ma attrice - a detta dei commentatori del tempo - priva di fascino e di talento.
A giudizio della critica di allora, il film sarebbe eccessivamente lungo e ripetitivo - difetto che offuscherebbe i pregi della fotografia e la cura della ricostruzione storica - e partirebbe già smorzato nella tensione a causa della scelta di far raccontare al protagonista la misteriosa avventura da lui vissuta.

Il primo adattamento cinematografico del romanzo di Benoit, in America circolò inizialmente con lo strano titolo Missing Husbands, in Germania come Die Loreley der Sahara.

Nel 1992 la XXI Mostra Internazionale del Cinema Libero di Bologna ha presentato una rara copia a colori del film di Feyder ritrovata dal Nederlands Filmmuseum.

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