Paul Newman (1925-2008)

Il suo stile di recitazione, fedele agli insegnamenti dell'Actors' Studio, ha sofferto di un inevitabile confronto con lo stile di Marlon Brando: attori entrambi dotati di forte personalità, non si sono mai incontrati sullo schermo, ma hanno interpretato ruoli, a ben riflettere, interscambiabili. Rispetto all'ingombrante "rivale", Newman è stato un po' troppo penalizzato dal fatto di essere arrivato secondo e da un aspetto fisico più borghese e rassicurante che lo ha reso gradito tanto al pubblico delle ragazzine quanto al pubblico delle mamme; ma, a proprio vantaggio, può rivendicare una carriera più omogenea e lineare, iniziata, sì, con un mediocre film in costume, ma continuata con opere quasi tutte di grande impegno artistico. Attore, agli inizi, un po' troppo sopra le righe, ha raggiunto poi una piena maturità artistica che gli ha consentito di essere ancora protagonista anche quando il suo nome non figurava più al primo posto sui manifesti.

Quintet (1979)

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