Jane Fonda (1937)

Figlia del grande Henry, Jane Fonda, più del fratello Peter, ha saputo allontanarsi dalla ingombrante presenza paterna riuscendo, con caparbietà e coraggio e non senza contraddizioni, ad affermarsi prima come diva, poi come attrice versatile e completa.
Nella prima fase della carriera, l'esigenza di definire una propria personale immagine cinematografica, conduce l'attrice a scelte non sempre oculate. Dopo alcune convenzionali commedie americane, Jane Fonda raggiunge il successo internazionale grazie al regista (e marito)
Roger Vadim. Consacrata simbolo di un erotismo provocante e patinato, l'attrice si impone, allora, un salto di qualità e riesce a maturare una bella trasformazione da meravigliosa donna oggetto ad interprete sensibile ed impegnata. Il lavoro diventa, adesso, occasione per continuare sullo schermo il discorso a favore dell'emancipazione femminile e per i diritti civili - discorso che la vede, tra l'altro, presente in prima fila sul fronte della contestazione antimilitarista ai tempi della guerra del Vietnam.
Ex donna fatale e capricciosa, Jane Fonda si misura con personaggi fragili, inquieti, tormentati. La galleria di splendidi ritratti di Non si uccidono così anche i cavalli?, Una squillo per l'ispettore Klute, Tornando a casa, Giulia, sembra riflettere il percorso di una faticosa personale chiarificazione interiore che si conclude con il recupero del senso della famiglia (e con un più accomodante confronto con il sistema borghese) celebrato nella riappacificazione con il padre Henry, nel commovente, intimista Sul lago dorato.

 

Leonard salverà il mondo (1987) 
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